Le capsule di caffè compostabili stanno diventando sempre più popolari grazie al loro ciclo di vita sostenibile, che consente di aumentare la raccolta dei rifiuti organici e di ridurre la contaminazione del compost con plastica non riciclabile. La Commissione Europea ha quindi deciso di includere queste capsule tra gli imballaggi che dovranno essere prodotti in ottica di economia circolare.
L’associazione European Bioplastics ha accolto con favore questa proposta, sostenendo che sia un passo avanti per ridurre la comunicazione fuorviante da parte delle aziende e garantire maggiore trasparenza e affidabilità degli schemi di etichettatura ambientale. L’obiettivo è quello di verificare, tramite la valutazione del ciclo di vita del prodotto, che le dichiarazioni di sostenibilità siano effettivamente sostanziate.
Sebbene l’associazione degli industriali che producono bioplastiche rammarichi il fatto che al momento siano obbligatorie solo alcune tipologie di imballaggi compostabili, ha sostenuto con entusiasmo l’inclusione delle capsule di caffè nell’elenco dei prodotti che potranno essere immessi sul mercato comune solo se certificati compostabili.
L’UE rappresenta il più grande mercato di caffè al mondo e, dal 2024, la raccolta differenziata dei rifiuti organici sarà obbligatoria. Ciò significa che non sarà necessario creare una nuova infrastruttura per raccogliere, separare e riciclare le capsule di caffè compostabili certificate. Tuttavia, questo non vale per altre capsule presenti sul mercato, per le quali esistono schemi di riciclo solo in pochissimi paesi.