Dopo le proteste della stessa emittente, Twitter ha infine rimosso l’etichetta che designava la NPR come media “affiliato ad un governo“. L’NPR l’azienda dietro al servizio di radio pubblica degli Stati Uniti d’America e, per alcuni versi, può essere paragonata alla RAI o altri servizi radiotelevisione di proprietà dei governi.
Fino alla scorsa settimana, Twitter aveva usato l’etichetta “media affiliato ad un governo” per descrivere esclusivamente le testate soggette ad un forte controllo da parte di stati autoritari o non perfettamente democratici, come Russia Today. Le stesse linee guida di Twitter – modificate in gran segreto dal social – riportavano chiaramente che l’etichetta indicava esclusivamente i media che si sospetta non siano completamente indipendenti, ma soggetti al controllo di un governo. Le stesse linee guida facevano due esempi di media che non rientravano in questa definizione, proprio perché giornalisticamente indipendenti: la BBC e NPR.
Su indicazione di Elon Musk, Twitter ha creato una seconda etichetta: “media finanziato dal governo“. Sebbene più accurata, la nuova etichetta ha comunque suscitato le proteste di diversi giornalisti e anche della stessa BBC, che ha ricevuto la nuova classificazione. Il servizio di radiotelevisione pubblica britannico ha annunciato che non utilizzerà più Twitter finché l’etichetta non verrà rimossa.
“Tesla, che ha ricevuto miliardi di dollari in sovvenzioni governative nel corso degli anni, non sembra avere l’etichetta”, ha commentato Bobby Allyn, CEO della NPR. Secondo a quanto riporta la stessa NPR, meno dell’uno percento del suo budget operativo annuale proviene da sovvenzioni governative. Negli ultimi cinque anni, la maggior parte del fatturato dell’organizzazione non profit, circa il 70%, è stato generato da sponsorizzazioni e tariffe di programmazione.