Il fenomeno della sabbia del Sahara che attraversa il Mediterraneo non è nuovo. Da sempre, questa sabbia viene trasportata dalle correnti d’aria e si deposita sulle superfici degli edifici, sulle strade, sugli alberi e anche sui veicoli. Questo può causare danni alle infrastrutture, ma soprattutto può rappresentare un rischio per la salute umana. Infatti, la sabbia del deserto contiene particelle fini di silice che possono penetrare nei polmoni e causare malattie respiratorie.
Per questo motivo, il monitoraggio dei pennacchi di polvere è importante. Gli esperti usano diverse tecniche per osservare la formazione dei pennacchi e la loro dispersione. Uno degli strumenti utilizzati è il Copernicus Sentinel-3, un satellite europeo che fornisce immagini ad alta risoluzione della superficie terrestre. Grazie a questo satellite, gli esperti possono seguire l’avanzamento della sabbia del Sahara e prevederne la traiettoria.
Tuttavia, non è solo il monitoraggio a essere importante. È anche fondamentale adottare misure per proteggere la salute umana e l’ambiente. In città, ad esempio, si possono utilizzare dei filtri per l’aria e si può evitare di uscire quando la concentrazione di particelle nell’aria è elevata. Inoltre, è importante limitare l’inquinamento atmosferico, che contribuisce a rendere la sabbia del Sahara ancora più pericolosa. Gli esperti utilizzano diverse tecniche per studiarne l’avanzamento e prevederne la traiettoria, ma è importante anche adottare misure per limitare gli effetti dannosi sulla salute e sull’ambiente.