Una nuova terapia per pazienti con asma non controllato è ora disponibile in Italia. Nel nostro Paese, ci sono oltre 4,6 milioni di pazienti adulti con asma, il 7,9% della popolazione, di cui circa il 10% ha una forma grave. Per i pazienti che non hanno raggiunto il controllo adeguato della malattia con la terapia con una doppia associazione, ora c’è un’opzione terapeutica in più. Si tratta di un’unica tripla associazione extrafine BDP/FF/G in un singolo inalatore, che si è dimostrata efficace nel ridurre del 33,5% le riacutizzazioni gravi nei soggetti asmatici con una persistente limitazione del flusso aereo. Questa novità terapeutica è stata presentata a Milano in una conferenza stampa promossa da Chiesi Italia.

La tripla associazione fissa BDP/FF/G è un farmaco che mette insieme in un unico inalatore tre principi attivi: un corticosteroide per via inalatoria/ICS, un broncodilatatore beta2-agonista a lunga durata d’azione/LABA e un antagonista muscarinico a lunga durata d’azione/LAMA. Il corticosteroide per via inalatoria interviene sull’infiammazione delle vie aeree riducendo il rischio di riacutizzazioni; i broncodilatatori agiscono sull’ostruzione bronchiale, riducendo i sintomi. Il farmaco è disponibile in due diversi dosaggi del corticosteroide inalante (87 μg e 172 μg) che ampliano le possibilità terapeutiche a disposizione dello specialista, a beneficio del paziente.

Secondo Paola Rogliani, professore ordinario di Malattie dell’apparato respiratorio all’Università di Roma Tor Vergata, la tripla terapia rappresenta un’ottimizzazione della terapia inalatoria, avendo dimostrato efficacia superiore rispetto alla doppia associazione ICS/LABA nei pazienti affetti da asma non controllato, con impatto nella riduzione delle riacutizzazioni gravi e miglioramento della funzione polmonare. Altra peculiarità di questa tripla associazione fissa è la formulazione extrafine caratterizzata da particelle inalatorie di piccole dimensioni: ciò garantisce la deposizione dei principi attivi con una distribuzione ampia che raggiunge anche le vie aeree periferiche, coinvolte con anomalie strutturali e funzionali nei pazienti con asma e asma non controllato.