Domenica gli elettori di Parigi hanno votato per vietare i monopattini elettrici a noleggio dalle strade della capitale francese, dando un colpo agli operatori e una vittoria ai sostenitori della sicurezza stradale. Parigi, un tempo città pioniere nell’adozione dei servizi di e-scooter, sta per diventare l’unica grande capitale europea a proibire i monopattini elettrici prenotabili usando applicazioni come Lime, diffusissima anche in molte città italiane.
Ai residenti della città è stato chiesto di esprimersi a favore o contro di essi in una consultazione pubblica organizzata dal sindaco Anne Hidalgo. Il risultato è stato plebiscitario: il 90% dei partecipanti al voto ha chiesto di vietare i monopattini elettrici. “Siamo felici. È ciò per cui abbiamo lottato per più di quattro anni”, ha detto Arnaud Kielbasa, co-fondatore di Apacauvi, associazione che rappresenta le vittime degli incidenti con gli e-scooter.
“Tutti i parigini dicono di essere nervosi sui marciapiedi, nervosi quando attraversano le strade. Devi guardare ovunque”, ha detto Kielbasa, la cui moglie e figlia piccola sono state colpite da un conducente di un monopattino elettrico. “Ecco perché abbiamo votato per vietarli“.
Gli operatori dicono di essere stati ingiustamente presi di mira per la natura spesso caotica delle strade di Parigi, dove il sindaco Hidalgo aveva promosso le biciclette e altre forme di trasporto ad emissioni zero dal suo arrivo al potere nel 2014. Insomma, sostengono di essere diventati il capro espiatorio di un problema più vasto e organico.
Inizialmente Hidalgo aveva accolto a braccia aperte i monopattini elettrici, ma dal 2018 l’amministrazione comunale ha iniziato ad approvare regolamentazioni sempre più stringenti. Ma le limitazioni non sono bastate: i parigini hanno chiesto a gran voce che i monopattini venissero vietati completamente.