“Gli esseri umani hanno un comportamento sociale complesso, diverse capacità di comunicazione e una capacità di utilizzare strumenti molto sviluppata. I ricercatori sostengono che l’evoluzione umana può assomigliare al processo di addomesticamento degli animali, che favorisce animali meno aggressivi. Allo stesso modo, l’evoluzione umana potrebbe essere il risultato della selezione naturale per individui più prosociali e cooperativi. Tali individui hanno maggiori probabilità di interagire con gli altri e di formare comunità complesse, in cui possono imparare gli uni dagli altri.”, spiega il primo autore Limor Raviv. “Questo perché solo un’altra specie, oltre all’uomo, è stata ritenuta autodomestica: i bonobo”. Gli elefanti potrebbero essere il primo modello animale non primitivo di auto-domesticamento? Raviv e i suoi colleghi hanno studiato le somiglianze tra elefanti, bonobo ed esseri umani e hanno effettuato un’analisi genetica.
Caratteristiche della domesticazione
Il team ha scoperto che gli elefanti mostrano molti segni di domesticazione. Come gli esseri umani e i bonobo, hanno bassi livelli di aggressività, alti livelli di comportamento empatico e prosociale, un periodo giovanile prolungato e una maggiore giocosità e curiosità. Gli elefanti formano coalizioni, fanno da “babysitter” ai cuccioli di altri membri del branco, offrono protezione e conforto agli altri, aiutano i membri morenti o malati delle loro mandrie e anche gli occasionali estranei. È inoltre dimostrato che gli elefanti sono consapevoli di sé e sensibili alle esigenze e ai desideri degli altri. Un’altra importante caratteristica è la capacità degli elefanti di imparare gli uni dagli altri. Comportamenti che spesso sono innati in altri animali – come, ad esempio, cosa mangiare o come allevare la prole – sono trasmessi socialmente negli elefanti. Gli elefanti hanno anche un sofisticato sistema di comunicazione multimodale con un ampio repertorio vocale, che va dalle voci e dai ruggiti ai brontolii a bassa frequenza. Ad esempio, gli elefanti del Kenya hanno diversi richiami di allarme per gli esseri umani e per le api. I loro richiami, variegati e combinati, mostrano persino segni di “grammatica”.
Infine, il team ha trovato diversi geni candidati associati all’addomesticamento negli elefanti. Gli autori propongono che l’autodomesticazione negli elefanti potrebbe essere legata alle loro dimensioni massicce e alla loro forza relativa. “Ciò significa che gli elefanti sono generalmente meno preoccupati di eludere o combattere altri animali per la loro sopravvivenza”, spiega Raviv. “Questo tipo di ‘ambiente sicuro’ potrebbe allentare le pressioni selettive per l’aggressività, liberare risorse cognitive e aprire maggiori opportunità di esplorazione, comunicazione e gioco”.