Twitter ha rimosso il badge di verifica dall’account principale del New York Times, una delle organizzazioni di informazione più odiata dal CEO di Tesla, Elon Musk. La rimozione arriva mentre molti degli utenti di alto profilo di Twitter si stanno preparando a perdere il badge azzurro che ha contribuito a verificare la loro identità, proteggendoli dai tentativi di furto d’identità e truffa.
Musk, che è proprietario di Twitter, aveva annunciato che a partire da sabato 1 aprile molti account verificati con il vecchio sistema “legacy” avrebbero perso il badge sui loro profili. L’unica opzione per mantenere la verifica? Pagare. Il costo è di 7$ al mese per gli utenti privati e 1000$ al mese per le aziende e le organizzazioni.
Giovedì il NY Times aveva pubblicato un editoriale annunciando che non avrebbe pagato Twitter per la verifica dei suoi account istituzionali. Domenica scorsa, Musk ha tweettato che il badge del Times sarebbe stato rimosso. In seguito ha pubblicato diversi tweet denigratori contro il giornale. In passato il NY Times ha seguito aggressivamente le aziende di Elon Musk, riportando diversi episodi in cui il sistema di guida semi-autonoma delle auto Tesla si è dimostrato carente, oppure i diversi scandali e incidenti che hanno accompagnato l’acquisizione di Twitter da parte del miliardario.
Alcuni account secondari del quotidiano, ad esempio NY Times Business, hanno mantenuto il badge azzurro ma è probabile che lo perderanno molto presto. Anche alcuni giornalisti del NY Times continuano ad avere il badge blu.
Ad ogni modo, il quotidiano aveva aggiunto che non soltanto non avrebbe pagato per mantenere il badge, ma che non avrebbe nemmeno rimborsato l’acquisto di Twitter Blue ai suoi giornalisti, salvo nei casi in cui questo non sia strettamente necessario per la loro attività giornalistica.