La seconda stagione di Tenebre e Ossa è finalmente interamente disponibile su Netflix. Dal 16 marzo i nuovi capitoli della serie Grisha stanno tenendo compagnia gli appassionati lettori di Leigh Bardugo e non solo. La serie tv per poter essere rinnovata deve raggiungere un buon numero di visualizzazioni, sempre secondo le valutazioni fatte da Netflix, altrimenti, come tante altre serie prima di lei, vedrà la sua pronta cancellazione. Se quindi desiderate visionare lo spin-off dedicato ai Corvi e la terza stagione di Shadow and Bone vi consiglio di non perdere tempo ed iniziare a guardare Tenebre e Ossa 2. Molti lettori hanno scelto di non approcciarsi alla seconda stagione della serie Netflix perché non avevano gradito il finale della prima trilogia Grisha di Leigh Bardugo: fortunatamente per loro, Netflix ha scelto di cambiare le carte in tavola e modificare il finale. La seconda stagione di Shadow and Bone fonde il secondo ed il terzo libro della serie iniziata con Shadow and Bone ed anticipa diverse scene presenti nella duologia dedicata ai Corvi. Alina, la protagonista assoluta della serie, ha un finale completamente diverso rispetto ai romanzi della Bardugo. Dato che le divergenze tra versione live action e corrispettivo cartaceo sono tante, ecco tutte le differenze tra la serie ed i romanzi di Leigh Bardugo, analizzate nei minimi dettagli. 

Premessa doverosa

È necessario effettuare questa premessa prima di addentrarci nell’analisi delle differenze tra show e carta stampata. Se non volete incorrere in spoiler relativi sia alla serie tv firmata Netflix che ai vari romanzi di Leigh Bardugo, vi consiglio di NON proseguire con la lettura dell’articolo. Analizzando nei minimi dettagli tutte le differenze tra serie tv e i vari libri del Grishaverse sarà necessario effettuare importanti rivelazioni della trama.

Non solo Assedio e Tempesta ma anche Rovina e Ascesa

Dato che le differenze tra i romanzi e la serie sono tante ed importanti, mi approccio alle varie variazioni considerando prima quelle relative alle singole saghe della Bardugo e solo successivamente scenderò nei vari dettagli e affronterò le problematiche concernenti la fusione dei vari romanzi tra di loro.

La prima stagione di Tenebre e Ossa ha adattato solo gli eventi narrati nel primo libro della primissima trilogia della Bardugo. Con questa nuova stagione Netflix ha alzato la posta in palio: non solo Assedio e Tempesta, ma ad essere racchiuso all’interno di Tenebre e Ossa 2 è anche Rovina e Ascesa, terzo ed ultimo volume della prima saga Grisha. Tra serie tv e romanzi sono presenti diversi punti in comune ma sono anche state eliminate alcune ridondanze e nel complesso la serie ha acquisto maggiore dinamicità. 

L’adattamento di Assedio e Tempesta lo definirei davvero molto fedele. La serie tv riprende per filo e per segno gli eventi fondamentali e li traspone in maniera sapiente. Il grosso cambiamento risiede nell’eliminazione della sotto trama riguardante l’Apparat. La terza parte della contessa è assente, sappiamo che Alina viene venerata come una Santa ma non viene mai spiegato chi ha diffuso il culto e la venerazione della stessa. Non posso non segnalarvi che, a differenza del romanzo, nello show Alina non cambia colore di capelli. Nel secondo romanzo della serie Grisha è presente l’importante “scena della cappella”: nel libro, Alina finge di unirsi al Darkling prima di prendere il controllo del potere che condividono grazie al loro legame. Crea così le sue creature di nichevo’ya e quasi uccide se stessa e il Darkling nel processo, oltre ad emergere con i capelli biondo platino. I suoi alleati, fortunatamente, l’aiutano a fuggire prima che possa rimetterci le penne. Tutta questa sequenza è assente nella serie.

Rovina e Ascesa riprende le fila della storia con Alina ed i suoi fedeli alleati che si rifugiano nella Cattedrale Bianca, parte di una serie di tunnel che corrono sotto Ravka. Sono essenzialmente prigionieri del leader religioso Apparat (Kevin Eldon), che presenta Alina al mondo come una vera Santa. Indebolita, Alina perde i suoi poteri sottoterra. A caratterizzare il romanzo è anche la caccia di Mal e Alina all’uccello di fuoco e la battaglia finale. Se l’Apparat nella seconda stagione di Shadow and Bone è assente, gli altri due episodi sono presenti ma trasposti in maniera diversa. Lo show accoppia Mal e Alina con Baghra (Zoë Wanamaker) per la ricerca dell’uccello di fuoco invece che con Zoya (Sujaya Dasgupta), Genya (Daisy Head) e David (Luke Pasqualino). Grazie a questo cambiamento, Baghra è in grado di rivelare che è Mal il terzo amplificatore, creando così un momento che colpisce gli spettatori decisamente più duramente rispetto che nei libri della Bardugo, in quanto consente a Mal di fare i conti con i suoi antenati e gli dà il duro compito di dire la verità ad Alina. La battaglia finale è diversa rispetto ai testi per quanto concerne le persone coinvolte e le sorti di Mal, ma su questo ci concentreremo dopo. 

Il quadrangolo di Alina 

Partiamo dal presupposto che la versione live action di Mal è molto più accondiscendente, tollerante e gentile rispetto alla corrispettiva versione cartacea. Mal nella serie non avvia il suo club di combattimento Grisha, non si fa un tatuaggio che proclama “sono diventato una lama” e non si bacia con Zoya proprio di fronte ad Alina. Alina e Mal litigano, proprio come fanno nei libri, ma non c’è mai un momento di scontro definitivo, ne c’è troppa gelosia o possessività da parte di Mal mentre Alina si allea con Nikolai. Nello show Mal comprende che è importante che i due presentino un fronte unito.

Per quanto concerne la relazione-non relazione con Nikolai la questione è semplice: lo show desidera portare gli spettatori a tifare per la coppia formata da Nikolai ed Alina. La tensione tra i due è molto forte e nonostante inizialmente sia solo il bel principe ad essere coinvolto, sul finale anche Alina potrebbe iniziare a provare qualcosa per Nikolai. Nei romanzi Alina non accetta la proposta di matrimonio di Nikolai ed è molto più confusa sulla sua relazione con lui, soprattutto vista la sua relazione con Mal. 

Il terzo contendente del cuore della Santa Alina è il generale Kirigan. La chimica tra i due, avvolti nel duplice ruolo di amanti e nemici, rimane forte, specialmente quando Alina si connette con il Darkling tramite l’amplificatore del cervo. Occorre però sottolineare che nella serie è presente molto meno vero contatto e romanticismo tra i due rispetto ai libri, ad eccezione di una specifica scena in cui Alina tenta di ingannare il Darkling con l’arma della seduzione.

Il Darkling e la storia inedita

La narrazione in prima persona della trilogia di Shadow and Bone implica che noi lettori, per tutti e tre i libri, seguiamo solo la prospettiva di Alina. Per gran parte di Assedio e Tempesta e Rovina e Ascesa, non abbiamo idea di cosa stia combinando il Darkling al di là dei pochi scorci di lui che Alina coglie nelle sue visioni. Lo spettacolo ci regala un nuovo punto di vista sulla storia dell’oscuro Grisha. In Tenebre e Ossa 2 apprendiamo come comanda il suo esercito di Grisha, come sia afflitto dal male che lui stesso a creato e che pian piano lo sta uccidendo e come ha torturato gli infedeli al suo credo. La creazione della nichevo’ya è stata un azione riuscita mediante il Merzost, la magia oscura considerata abominio magico. In quanto tale, questo potere richiede un prezzo elevato da pagare. Tenebre e Ossa 2 descrive il prezzo come danno alla salute fisica e mentale del Darkling. Inoltre la serie sottolinea che il Darkling non ha sempre il controllo delle sue creature, aspetto che rende Kirigan un cattivo più comprensibile. Commette atrocità per tutta la stagione, ma nelle scene incentrate esclusivamente su di lui, vediamo l’orrendo danno che sta provocando anche a se stesso.

Nikolai e il legame con i Corvi

Tenebre e ossa 2

Completamente assente nei libri e quindi decisamente sorprende nella serie è il legame tra Nikolai e i Corvi. La più grande rivelazione del primo episodio di Tenebre e Ossa 2 riguarda il coinvolgimento di Nikolai nel rapimento di Alina avvenuto nella prima stagione dello show Netflix. Nikolai (nei panni di Sturmhond) ha pagato il mercante di Kerch Dreesen (Sean Gilder) per mettere insieme un equipaggio al fine di rapire l’Evocaluce e dando così inizio all’intera trama dei Corvi contenuta all’interno della prima stagione. Ovviamente questo non accade nei romanzi, dato che i Corvi non sono presenti nella prima trilogia Grisha. Tuttavia la scelta operata dagli showrunner della serie è credibile dato che Nikolai lavora con i Corvi sia ne Il Re delle Cicatrice che ne La Legge del Lupo. La serie in questo modo sta semplicemente anticipando i tempi.

I Corvi

Tenebre e ossa 2

La storia dei Corvi subisce una sorte in parte identica a quella della prima stagione: per gran parte la loro storia è inedita. Per la prima metà della seconda stagione i Corvi combattono per riconquistare il loro posto a Ketterdam, nel Barile, dal momento che Pekka Rollins ha rilevato il vecchio Crow Club e li ha incastrati per omicidio. Sostanzialmente vivono due avventure: una prima che riadatta parte del secondo romanzo della loro duologia (Crooked Kingdom) e una seconda, completamente inedita che serve a farli riunire con Alina a Ravka. Se avete letto Il Re delle Cicatrice saprete che anche nel romanzo della Bardugo sono presenti diverse scene mostrate nella serie come ad esempio gran parte della rappresaglia di Kaz contro Pekka, incluso il coinvolgimento del figlio di Pekka; gli scontri di Inej e il killer ricordano i suoi combattimenti contro l’assassina addestrata Dunyasha ed allo stesso modo, è presente l’iconica scena in cui Kaz tenta di fasciare Inej e le insegna a cercare la debolezza nella sua avversaria.

Jesper e Wylan sono l’unica coppia dei Corvi che si forma entro il finale di stagione ma la loro relazione ha un inizio decisamente diverso rispetto ai romanzi: si sono conosciuti tempo prima e hanno trascorso già una notte insieme.

La seconda avventura dei Corvi è totalmente nuova e porta la banda a Shu Han insieme a Tolya e Zoya al fine di trovare una spada leggendaria. Forgiata da Sankta Neyar, si dice che la spada Neshyenyer sia in grado di tagliare anche l’ombra, rendendola l’arma perfetta da usare contro i nichevo’ya. Anche la rapita è una storia inedita le leggende di Sankta Neyar e Neshyenyer trovano le loro radici nel Grishaverse, in particolare nel libro dei santi: Le vite dei santi di Leigh Bargudo.

La battaglia finale

Con così tanti cambiamenti durante la stagione era inevitabile che persino il finale fosse profondamente diverso rispetto al corrispettivo cartaceo, infatti la battaglia finale si discosta notevolmente dai libri. 

In Rovina e Ascesa, Alina e il suo esercito di Grisha tendono un’imboscata al Darkling: peccato che quest’ultimo riesca ad espandere la Faglia intrappolando tutti i principali protagonisti dentro. Le parti fondamentali della battaglia rimangono le stesse: Alina sacrifica Mal e distrugge la Faglia, infine uccide il Darkling. Tuttavia, sono presenti diversi cambiamenti: manca il Soldat Sol, quindi non è presente il momento in cui il sacrificio di Alina dà loro il potere di evocare il sole e aiutarla ad abbattere la Faglia; Alina non perde i suoi poteri di evocazione, né sceglie di fingere la sua morte e il suo martirio come fa nei libri, inoltre salva Mal usando il Mezost. A tutto ciò si aggiunge che molto importanti nella battaglia sono Nina, Inej e Zoya. 

Il finale di Alina 

Come accennato prima, Alina non perde i suoi poteri d’evocazione della luce, né sceglie di fingere la sua morte come avviene nei libri ma resta nei panni della promessa sposa di Nikolai e accetta di guidare Ravka al suo fianco. La scelta è dovuta alla volontà dello showrunner della serie che non desiderava privarsi di Jessie Mei Li nella terza stagione dello show. Ora Alina dovrà fare i conti con il suo nuovo potere di tenebra causato dall’utilizzo del Merzost.

Il finale di Mal

Alina riporta in vita Mal senza l’aiuto di nessun Grisha. I due potrebbero proseguire la loro vita insieme ma hanno un’interessante conversazione: si chiedono se siano stati riuniti solo perché Mal era un amplificatore e Alina l’Evocaluce. Nel libro, Mal lo rifiuta categoricamente ma nello show i due decidono di prendere strade separate e vedere se ritroveranno quella per tornare l’uno verso l’altro. Il percorso di Alina la porta alla corte di Ravka, mentre quello di Mal lo porta al mare. Nikolai lascia che Mal assuma il titolo di Sturmhond e continui a navigare in nome del principe. Questo è uno sviluppo sicuramente inedito rispetto ai libro ma nei romanzi esiste un precedente per un non-Nikolai Sturmhond. Mentre Nikolai è a corte, passa il titolo ad altri, come il suo primo ufficiale Privyet.

David ci lascia forse troppo presto 

Il maestro Fabrikator David muore nell’attacco del Darkling all’arcolaio, anche se non vediamo il corpo. David muore nei libri, ma non fino all’ultimo libro scritto fin ora della serie, Rule of Wolves. Oltre ad essere una tragica vittima e causare un profondo dolore a Genya, la morte di David apre una nuova opportunità per il ruolo di Alina. Dopo che Alina ha simulato la sua morte in Rovina e Ascesa, fonda il Grisha Triumvirato: una squadra di tre Grisha, uno per ogni ordine, che guidano il Secondo Esercito. Nei libri, quei Grisha sono Genya, che rappresentano i Caporalki; Zoya, che rappresenta gli Etherealki; e David, che rappresenta il Materialki. Nello show i componenti sono Zoya, Alina e Genya, il che significa che Alina prenderà il posto di David nei libri.

Il finale di Shadow and Bone 2

La seconda stagione di Shadow and Bone si conclude con due grandi segreti che vengono alla luce, ma solo uno viene pubblicamente svelato. Il primo riguarda Nikolai, il cui incontro con un nichevo’ya gli ha lasciato una brutta ferita, che deve ancora rimarginarsi, e un nuovo potere oscuro. Questo succede anche nei romanzi, in cui un attacco dei nichevo’ya e del Darkling trasforma Nikolai in una bestia alata simile ad un volcra. Nella serie sembra essere un vero e proprio nichevo’ya. Se nei libri vediamo agire subito Nikolai nei panni del mostro qui nella serie ancora non accade nulla. 

Nei romanzi Alina ha perso il suo potere Grisha ed è andata a gestire l’orfanotrofio della sua infanzia assieme a Mal. Ora Alina è la sposa promessa del re di Ravka e durante l’incoronazione un attacco di Fjerdan costringe Alina as usare il Taglio, peccato che invece di fermare la minaccia con la luce la ferma con le tenebre. Ora Alina ha i poteri del Darkling, non sappiamo se quelli di luce sono scomparsi ma è probabile che siano mutati in poteri d’ombra a causa dell’utilizzo del Merzost. Zoya e Nikolai non hanno scene assieme, solo un breve accenno alla futura trama de Il Re delle Cicatrici.