Sam Bankman-Fried, fondatore della defunta piattaforma di criptovalute FTX, è stato accusato di corruzione. Martedì il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha affermato che Bankman-Fried “ha autorizzato una tangente di almeno 40 milioni di dollari a uno o più funzionari governativi cinesi”.

La tangente sarebbe stata un tentativo di ottenere il disgelo di alcuni conti associati alla società sorella di FTX, Alameda. Conti con almeno 1 miliardo di dollari in criptovalute: liquidità di cui la sorella gemella avrebbe avuto disperatamente bisogno per rimanere in vita, dopo il collasso del mercato delle criptovalute e alcune scommesse molto rischiose andate male. Secondo il Dipartimento di Giustizia, tutto ciò è avvenuto a novembre del 2021, quando Bankman-Fried.

Il Dipartimento di Giustizia sostiene che Bankman-Fried avesse tentato numerose strade per sbloccare i fondi, ma i dialoghi avviati con le autorità cinesi non hanno portato a nulla. Da qui la decisione di  corrompere i funzionari.

Cambiano le regole della liberà su cauzione: basta internet… e League of Legends

Nel frattempo, il tribunale ha anche modificato le condizioni della libertà su cauzione di Bankman-Fried, dopo che l’ex miliardario caduto in disgrazia era stato beccato ad utilizzare Signal per comunicare con alcuni ex colleghi. D’ora in avanti, SBF potrà usare esclusivamente un telefono sprovvisto di accesso ad internet. Inoltre, il suo laptop personale verrà configurato dal tribunale, in modo tale da poter accedere esclusivamente ad alcuni siti specifici, tra cui YouTube, Wikipedia e Netflix. Come nota The Verge, questo significa che non potrà più accedere al videogioco League of Legends, di cui era un entusiasta appassionato.