Un appassionato di retrocomputing è riuscito ad installare ChatGPT, l’IA conversazionale di OpenAI, su un vecchio computer del 1981: un IBM da 4,77 MHz.

Yeo Kheng Meng, questo il nome dell’amatore, ha raccontato che portare l’IA su un computer con così tanti limiti è stato un’impresa tutto fuorché semplice.

In passato Yeo aveva creato un client Slack (una piattaforma usata per le conversazioni interne delle aziende) per Windows 3.1. “Volevo provare qualcosa di diverso questa volta e sviluppare il client di ChatGPT per una piattaforma ancora più vecchia sembrava una sfida interessante”, ha raccontato.

Come ogni modello di IA conversazionale, ChatGPT ha bisogno di Internet per rispondere alle domande e generare testo. Grazie a un’API lanciata questo mese, chiunque abbia le abilità di programmazione può integrare ChatGPT all’interno delle sue applicazioni personalizzate.

Immaginiamo che nemmeno OpenAI si sarebbe mai aspettata che qualcuno avrebbe usato questa possibilità per portare ChatGPT su MS-DOS.

MS-DOS rappresentava una piattaforma particolarmente impegnativa per un client di ChatGPT: tanto per iniziare, a livello nativo non può collegarsi ad internet. Inoltre ha capacità di elaborazione estremamente limitate.

Per creare il client, Yeo ha utilizzato Open Watcom C/C++, un compilatore moderno in esecuzione su Windows 11 che può tuttavia essere usato per applicazioni eseguibili su DOS a 16 bit. Per semplificare il processo di sviluppo, Yeo ha anche usato una macchina virtuale con DOS 6.22.