Una nuova ricerca pubblicata da ricercatori del Cedars-Sinai (ospedale universitario e centro scientifico accademico multispecialistico situato a Los Angeles) fa progredire la comprensione scientifica di come il cervello ponderi le decisioni che riguardano ciò che ci piace o che si apprezza, come la scelta di quale libro leggere, di quale ristorante scegliere per il pranzo o quale meta scegliere per un viaggio. Pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour, questo studio ha registrato l’attività di singoli neuroni umani e ha avuto come focus le decisioni chiamate value-based choices -scelte basate sul valore, in cui non esiste necessariamente un’opzione giusta o sbagliata.

“Imparare a capire come il cervello compie questo tipo di scelte potrebbe aiutarci a comprendere meglio i disturbi neurologici, tra cui la dipendenza e il disturbo ossessivo-compulsivo”, ha detto Rutishauser, “perché tutte queste condizioni possono comportare che una persona faccia sempre la stessa scelta a suo danno”.

Lo studio con le slot machine

I 20 partecipanti allo studio, tutti volontari, erano pazienti con epilessia che sono stati ricoverati in ospedale mentre i medici monitoravano la loro attività cerebrale per determinare i punti focali delle loro crisi. Questo ha permesso ai ricercatori di registrare l’attività dei singoli neuroni all’interno del loro cervello mentre i partecipanti giocavano a un gioco di slot machine al computer. Nel gioco, chiamato “two-armed bandit”, i partecipanti premevano un pulsante per selezionare il loro “bandito” tra due. I ricercatori hanno identificato tre fattori chiave che influenzano le decisioni basate sul valore: opzioni familiari, opzioni incerte e opzioni nuove. I risultati hanno mostrato che un’area del cervello chiamata area motoria pre-supplementare (pre-SMA) è quella che gioca il ruolo principale nel soppesare questi fattori, anziché la corteccia prefrontale ventromediale (vmPFC), come suggerito da studi precedenti basati sulla risonanza magnetica funzionale (MRI).  “Poiché le nostre registrazioni di singoli neuroni sono più sensibili rispetto ad altri metodi più comuni, abbiamo potuto misurare direttamente il modo in cui i neuroni preSMA calcolano il valore di ciascuna opzione e determinano le scelte dei partecipanti”, hanno commentato gli autori dello studio. Sia la vmPFC che la pre-SMA fanno parte del lobo frontale del cervello ed entrambe sono coinvolte nelle attività di pianificazione e decisione, ma in questo studio, per la prima volta, i ricercatori sono stati in grado di distinguere i loro ruoli. Questa nuova scoperta si aggiunge a una serie di altri risultati recenti che indicano che la pre-SMA è di fondamentale importanza per il processo decisionale umano.