Dopo anni, è prevista la valorizzazione della pensione per coloro che lavorano nei servizi di emergenza-urgenza, la defiscalizzazione del lavoro aggiuntivo e un’indennità di specificità per la dirigenza medica sanitaria. Durante il Question Time, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato una serie di misure che verranno contenute in un prossimo provvedimento di legge. L’obiettivo principale è quello di potenziare le risorse umane nei servizi di emergenza-urgenza e disincentivare l’externalizzazione dei servizi sanitari, che spesso porta a un impiego precario di professionisti sanitari da parte delle aziende. 

Tra le misure annunciate, il Ministro ha dichiarato di studiare l’incremento delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive, con particolare attenzione alle prestazioni sanitarie richieste per l’abbattimento delle liste di attesa. Inoltre, saranno previste misure di premialità di carriera per coloro che prestano servizio nei reparti più impegnati e di prima linea, defiscalizzazione del lavoro aggiuntivo e dell’indennità di specificità della dirigenza medica sanitaria. Infine, il Ministro ha anche annunciato una valorizzazione ai fini previdenziali per il lavoro prestato nei servizi di emergenza-urgenza, riconoscendo la centralità delle risorse umane per il funzionamento dei servizi ospedalieri. 

L’obiettivo del provvedimento di legge è quello di rinnovare e incentivare l’interesse verso il Servizio Sanitario Nazionale, anche attraverso misure di natura finanziaria. Il parlamentare ringrazia coloro che gli hanno rivolto le domande e richiama le Linee Programmatiche presentate poco dopo il suo insediamento in cui aveva sottolineato l’emergenza della carenza di personale sanitario. Tale emergenza è stata causata da una valutazione e una pianificazione errate del fabbisogno di personale sanitario, dal crescente invecchiamento della forza lavoro e dalla rigidità dei limiti di spesa per il personale dipendente. La pandemia ha ulteriormente evidenziato queste criticità e ha causato un aumento delle dimissioni e dell’esodo volontario dal servizio sanitario nazionale.