L’accordo firmato dai più grandi colossi mondiali del tabacco è stato controfirmato dalle organizzazioni agricole e mira a garantire stabilità per le parti coinvolte. Per la prima volta, il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare (Masaf) ha riunito contemporaneamente le tre maggiori aziende di produzione di tabacco in Italia, ossia British American Tobacco Italia, Phillip Morris Italia e Japan Tobacco International Italia. 

Le aziende hanno siglato un accordo pluriennale che prevede una serie di investimenti significativi nel settore del tabacco, con una durata di tre a cinque anni. L’Italia è il principale produttore di tabacco dell’Unione Europea, con circa 40.000 tonnellate di produzione annuale, corrispondenti a circa un terzo della produzione complessiva dell’UE. L’accordo congiunto firmato il 20 marzo 2023 consentirà all’intero settore, che impiega circa 40.000 lavoratori diretti e indiretti, di pianificare i futuri investimenti in modo da garantire stabilità nella realizzazione dei progetti. L’accordo tra Coldiretti e Philip Morris Italia prevede un investimento fino a 500 milioni di euro in 5 anni per la produzione di tabacco italiano di alta qualità. 

British American Tobacco Italia ha firmato un Protocollo d’Intesa triennale con il Masaf per l’acquisto di tabacco italiano di alta qualità e ha annunciato un investimento fino a 60 milioni di euro per l’acquisto di 15mila tonnellate di tabacco italiano. L’investimento fa parte del piano industriale dell’azienda per la realizzazione del Trieste Innovation Hub, nuovo Centro di produzione, innovazione e sostenibilità globale di Bat in Italia, che prevede un investimento di 500 milioni di euro in 5 anni. L’obiettivo è garantire stabilità nella produzione di tabacco italiano e investire sulla sostenibilità ecoenergetica e sulla digitalizzazione.