Nella giornata di ieri, OpenAI è stata costretta a mandare offline per alcune ore ChatGPT, il suo popolare servizio di chatbot. Un bug consentiva di vedere i titoli della cronologia delle conversazioni degli altri utenti.

Dopo che il glitch è stato portato all’attenzione dell’azienda, OpenAI ha deciso di disabilitare l’accesso al servizio onde evitare rischi per la privacy del suoi utenti. Inizialmente OpenAI non aveva reso noti i motivi del disservizio, e si era pensato che potesse dipendere da un picco di traffico. Peraltro, il servizio è rimasto a lungo offline per tutti gli utenti, inclusi gli abbonati a ChatGPT Plus, che al costo di 20$ al mese consente un accesso preferenziale al chatbot, anche quando il traffico è più intenso.

Il glitch non ha mai compromesso il contenuto delle conversazioni con il chatbot, ma dava esclusivamente la possibilità di vedere i titoli delle chat di altri utenti nella propria cronologia. In assenza di altre informazioni, non era dunque possibile risalire all’identità dell’autore delle chat mostrate.

Nel frattempo ChatGPT è tornato disponibile per tutti, ma OpenAI ha preferito rimuovere completamente la cronologia delle chat, che tutt’ora rimane non disponibile. “Stiamo lavorando per ripristinare questa funzione quanto prima”, si legge ora dove un tempo venivano mostrate le chat passate.