L’ormone corticosteroide chiamato cortisone viene prodotto dalle ghiandole surrenali ed è un precursore biologicamente inattivo del cortisolo, un ormone noto come “ormone dello stress“. Il cortisolo svolge un ruolo vitale nella regolazione di importanti processi corporei, tra cui l’infiammazione, il sistema immunitario, il ritmo circadiano e il metabolismo dei carboidrati.
I farmaci cortisonici sono composti sintetici che presentano una struttura chimica simile ai corticosteroidi naturali e sono utilizzati principalmente in ambito medico per le loro proprietà antinfiammatorie e per la capacità di ridurre l’attività del sistema immunitario. Ad ogni modo, è risaputo che questi farmaci possono causare effetti collaterali significativi, soprattutto quando utilizzati a lungo termine. Pertanto, il cortisone deve essere assunto in un determinato momento della giornata per limitare sia gli effetti collaterali prevedibili sia quelli imprevedibili. In questo modo, si cerca di minimizzare gli effetti negativi di questo farmaco. Quali sono le ragioni dietro a questa scelta?
In generale, il cortisolo ha la funzione di inibire le funzioni corporee che nel breve periodo non sono essenziali, al fine di garantire il massimo supporto agli organi vitali. Le principali azioni del cortisolo includono la riduzione della risposta immunitaria e dello stato infiammatorio, l’aumento dei livelli di glicemia attraverso l’incremento della gluconeogenesi epatica, la riduzione della sintesi di collagene e della matrice ossea che favorisce i processi di osteoporosi, l’aumento della gittata cardiaca e la regolazione dei ritmi sonno/veglia e luce/ombra in opposizione alla melatonina. Tuttavia, assumere cortisone a lungo termine per molte patologie infiammatorie comporta il rischio di effetti collaterali.
Mentre alcuni effetti, come la riduzione della risposta immunitaria, sono prevedibili per i motivi sopra menzionati, altri effetti possono essere paradossali. In alcuni casi, l’assunzione prolungata di cortisone può causare stati di infiammazione cronica, nonostante il cortisone sia noto per i suoi effetti antinfiammatori e sia utilizzato in terapia. In generale, i farmaci cortisonici non dovrebbero essere assunti durante le ore serali. Gli orari consigliati per l’assunzione sono al mattino presto o entro mezzogiorno, al fine di evitare picchi multipli di cortisolo circolante durante il giorno, che potrebbero disturbare l’orologio biologico. Se i farmaci cortisonici vengono assunti in modo “fisiologico”, evitando così effetti collaterali negativi, si può ottenere il massimo effetto terapeutico. Diversi studi hanno dimostrato che l’assunzione dei farmaci cortisonici in questi orari può portare a un migliore controllo della glicemia, a minori infezioni virali e, complessivamente, a una migliore qualità della vita per coloro che seguono una terapia cortisonica a lungo termine.
- Quando assumere il cortisone (meteoweb.eu)