Un ragazzo è stato spostato dalla città di Stoccolma a quella di Pavia, dove ha subito un intervento delicato presso il Policlinico San Matteo. Successivamente è stato tenuto sotto osservazione nella Terapia Intensiva Coronarica e successivamente è stato dimesso. La sua malattia, la tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (Cpvt), è di origine genetica.
I medici del Karolinska Hospital hanno contattato i colleghi italiani, che hanno eseguito un delicato intervento di denervazione cardiaca. Dopo il monitoraggio in Terapia Intensiva Coronarica, il ragazzo è stato dimesso e può tornare a casa. Il giovane paziente affetto da Cpvt è stato sottoposto a un’operazione di denervazione cardiaca presso il Policlinico San Matteo a Pavia, eseguita da un’équipe composta da Luigi Pugliese, Alessandro Vicentini e Anna Mori.
La malattia genetica provoca sincope o arresto cardiaco e il paziente, che aveva manifestato aritmie ventricolari fin dall’infanzia, era stato precedentemente trattato con farmaci e un defibrillatore cardiaco in Svezia senza successo. L’intervento di denervazione cardiaca viene eseguito con una tecnica toracoscopica robotica che permette un trattamento altamente efficace, mininvasivo e con tempi di recupero molto rapidi. Il Policlinico San Matteo è uno dei pochi centri in Italia ed Europa che può offrire questo tipo di intervento per il trattamento di aritmie ventricolari complesse e malattie genetiche ereditarie. Roberto Rordorf, responsabile dell’Aritmologia della Cardiologia del San Matteo, afferma che la denervazione cardiaca è un’arma di trattamento in più per condizioni cliniche che non rispondono alle terapie convenzionali.