Non sono ancora finiti i guai per Elizabeth Holmes, la fondatrice di Theranos, cioè la startup dietro quella che è stata definita la “più colossale truffa della storia della Silicon Valley”. Elizabeth Holmes non ha ancora restituito oltre 25 milioni di dollari ai creditori della sua ex azienda. Nel frattempo, la miliardaria caduta in disgrazia sta facendo il possibile per posticipare la sua condanna a 11 anni di carcere.
Se non avete ancora visto The Dropout (serie magistrale su Disney+) o letto il nostro vecchio speciale, la storia ve la riassumiamo brevemente qui: Theranos era un’azienda che aveva promesso lo sviluppo di una tecnologia rivoluzionaria, che avrebbe permesso di effettuare centinaia di analisi mediche grazie al prelievo di una quantità estremamente modesta di sangue.
L’azienda era riuscita ad abbindolare alcuni dei più importanti fondi d’investimento degli Stati Uniti, attirando nel suo CdA veterani del settore tech, ma anche ex politici di razza di Washington D.C.. E non solo: Theranos aveva anche iniziato ad utilizzare le sue “miracolose macchine” in alcuni centri commerciali, completamente ignari della truffa.
Quale truffa? Dietro alle promesse della Theranos non c’era assolutamente nulla di vero. L’azienda non è mai riuscita a sviluppare una tecnologia in grado di fare quello che si era preposta e moltissimi pazienti che si sono affidati alle sue analisi hanno ricevuto risultati completamente sballati. In almeno un paio di occasioni, alcuni pazienti hanno ricevuto diagnosi di malattie terminali completamente inventate.
In una nuova causa intentata da Theranos ABC, una società costituita da alcuni creditori della vecchia azienda della Holmes, è emerso che l’ex imprenditrice si era impegnata a versare oltre 25 milioni di dollari in tre diverse tranche.
Mentre era CEO dell’azienda, la Holmes si era impegnata a versare 9.159.333,65$ ad agosto del 2011, 7.578.575,52$ a dicembre 2011 e 9.129.991,10$ a dicembre del 2013. Non ha ancora restituito un solo centesimo.