A dicembre, ByteDance ha confermato di aver licenziato quattro suoi dipendenti che avevano spiato due giornalisti, anche usando i dati raccolti da TikTok, il social di proprietà dell’azienda. Forbes riporta ora che l’FBI e il Dipartimento di Giustizia hanno aperto un’indagine sull’incidente.

La notizia dell’indagine arriva in un momento in cui ByteDance sta affrontando una pressione crescente per vendere la sua quota in TikTok. L’azienda ha confermato che i funzionari degli Stati Uniti hanno sostanzialmente dato un ultimatum: o TikTok viene venduto ad un’azienda americana, o il social network rischia di affrontare un divieto totale negli Stati Uniti. Se vi suona famigliare è perché è così: ci aveva già provato Donald Trump al termine della sua presidenza, ma senza risultati.

Sempre più politici americani sospettano che TikTok costituisca un serio rischio per la sicurezza nazionale. Ad esempio perché i dati degli utenti americani potrebbero finire nelle fauci di Pechino, ma anche perché l’app potrebbe essere utilizzata per inquinare la democrazia americana.

L’intera portata dell’indagine delle forze dell’ordine sull’incidente non è chiara, ma secondo Forbes, ByteDance ha ricevuto più avvisi di garanzia dal Dipartimento di Giustizia.

Secondo Forbes, l’FBI avrebbe già interrogato in più occasioni diversi impiegati e dirigenti del social network, anche se non è chiaro se le due indagini siano coordinate tra di loro.

“Abbiamo fortemente condannato le azioni delle persone coinvolte, e non lavorano più in ByteDance”, ha dichiarato un portavoce di ByteDance in una nota. “La nostra indagine interna è ancora in corso e collaboreremo con qualsiasi indagine ufficiale quando ci verrà richiesto”.