Il termine “placebo” è stato utilizzato fin dal XVIII secolo nel campo delle scienze naturali e deriva dal verbo latino “placere” che significa “piacerò” o “mi piacerà”. In realtà, il placebo è ancora oggi il trattamento terapeutico più antico ed efficace conosciuto dall’uomo. Studi condotti in cieco o in doppio cieco hanno dimostrato che i pazienti trattati con il placebo hanno ottenuto risultati terapeutici migliori rispetto a coloro che hanno assunto farmaci normali e questa rappresenta una scoperta impressionante nel campo medico, soprattutto dopo l’abuso costante di farmaci nel nostro secolo.

L’effetto placebo: la potenza della mente nella guarigione

L’effetto placebo si verifica quando il paziente mostra una mentalità positiva e propensa alla guarigione rispetto al farmaco assunto, risultando in un miglioramento del benessere. Inoltre, studi dimostrano che la qualità della relazione medico-paziente influisce sull’effetto placebo, con un atteggiamento empatico e accogliente del medico che aumenta la fiducia e le aspettative positive del paziente nei confronti della terapia.

L’effetto placebo rappresenta tutti i cambiamenti positivi, sia fisici che psicologici, che si verificano in un individuo a seguito delle aspettative di guarigione, che possono essere sia consce che inconsce, senza che vi sia l’assunzione di farmaci. Le recenti ricerche suggeriscono che il semplice convincimento che qualcosa possa aiutare a stare meglio può effettivamente produrre effetti benefici nel corpo, dimostrando come mente e corpo siano strettamente collegati in termini di salute e malattia. 

Si tratta di esplorare le dinamiche che stanno dietro ad uno dei fenomeni più interessanti e intriganti della scienza medica, che si colloca in una zona di confine tra la biologia e la psicologia: quali sono le cause dell’effetto placebo e come possiamo utilizzarlo per migliorare la nostra salute. 

Effetto placebo: elemento cruciale in ogni processo terapeutico

L’effetto placebo non è semplicemente un trucco, ma è in realtà un elemento cruciale di ogni processo terapeutico, che va dalla diagnosi al trattamento farmacologico, passando attraverso la relazione con il medico. Il termine significa letteralmente “io piacerò” ed è un fenomeno conosciuto da molti secoli, ma solo di recente sono state scoperte le sue radici neuropsicologiche. Questo effetto non è solamente una forma di inganno, ma è un elemento chiave in ogni processo di cura, che va dalla diagnosi al trattamento farmacologico, passando attraverso la relazione tra il paziente e il medico. 

Alcuni esempi di effetto placebo sono: 

  1. Regressione progressiva: i sintomi dei pazienti possono migliorare naturalmente nel tempo, senza che il farmaco abbia un effetto diretto. 
  2. Conferma delle convinzioni: i pazienti tendono a concentrarsi sui segni di miglioramento che confermano le loro convinzioni riguardo all’efficacia del trattamento, ignorando quelli che suggeriscono il contrario. 
  3. Il terzo fenomeno legato al placebo è il potere delle aspettative. Grazie all’esperienza, impariamo che alcune sostanze o trattamenti possono farci sentire meglio, e le ricordiamo per le volte successive. Questo vale anche per i placebo, che possono avere un effetto positivo se crediamo che funzionino. 

 

Ad esempio, uno studio ha dimostrato che associare il colore verde a scariche elettriche meno forti e il colore rosso a quelle più forti ha fatto percepire ai volontari le scariche verdi come meno dolorose, anche se in realtà non lo erano. Inoltre, il contesto in cui viene somministrato il trattamento (come il fatto che sia un’infermiera a fornire la morfina anziché un robot) può influire sulla sua efficacia. Questo spiega perché i finti interventi possono funzionare bene come quelli veri per alleviare il dolore durante le operazioni chirurgiche.

Placebo e Nocebo: il potere delle aspettative nella cura

Da diversi secoli, il termine placebo è noto all’interno del campo delle scienze naturali. Derivato dal futuro del verbo latino placere, ovvero “piacerò”, indica il piacere provato dal paziente per la terapia somministrata, indipendentemente dalla sua efficacia. In realtà, il placebo è il trattamento terapeutico più antico ed efficace conosciuto dall’uomo. Studi condotti in cieco o in doppio cieco hanno dimostrato che i pazienti trattati con il placebo hanno ottenuto risultati terapeutici migliori rispetto a quelli che hanno assunto farmaci normali.

Se il medico o lo sperimentatore hanno un giudizio o un atteggiamento negativo nei confronti del paziente, questo può indurre un effetto negativo sulle cure, noto come nocebo. In questo caso, le aspettative negative del paziente producono un peggioramento del quadro clinico. L’effetto nocebo può anche verificarsi durante le sperimentazioni cliniche, in cui i partecipanti sperimentano gli stessi effetti collaterali che si verificherebbero assumendo il vero farmaco, perché gli è stato comunicato che la sostanza potrebbe causare effetti nocivi. Ciò porta ad una diminuzione delle aspettative positive e ad un aumento delle preoccupazioni riguardo alla guarigione.