Siamo nel 2023 e si profila all’orizzonte una nuova odissea nello spazio. Una start-up giapponese ha ideato un volo sperimentale che promette emozioni forti per i milionari che amano vivere al limite, senza dimenticare la sostenibilità ambientale. E, naturalmente, ci sono anche i terrapiattisti, in cerca della verità. La capsula, agganciata ad una mongolfiera, volerà così in alto da consentire di osservare la curvatura della Terra. Ancora non si conosce il prezzo del volo, ma sappiamo che sarà decisamente più conveniente rispetto ai 55 milioni di dollari richiesti per un volo commerciale.
Si profila all’orizzonte una soluzione economica e romantica per il turismo spaziale del prossimo futuro: un sorvolo nella stratosfera, a una quota compresa tra i 10 e i 50 chilometri. Oltre al Giappone, anche la Francia, attraverso aziende come Zephalto, Stratoflight ed Expleo, e gli Stati Uniti, con World View Enterprise, stanno lavorando su questa avveniristica tecnologia basata sulle mongolfiere.
La Space Perspective, società americana che offre questo tipo di viaggio, promette ai suoi futuri clienti la possibilità di ammirare la curvatura della Terra e il nero dello spazio, comodamente seduti in poltrona all’interno di una cabina di lusso trasportata a grande quota da un gigantesco pallone aerostatico. La società ha già venduto più di 600 biglietti al prezzo di 125.000 dollari ciascuno e le navicelle sono dotate di vetrate alte un metro e mezzo, sedili avvolgenti, illuminazione violacea e un bar a bordo. La connessione Wi-Fi a Internet sarà disponibile per tutti i passeggeri.
La Space Perspective spera di iniziare i lanci dal Kennedy Center in Florida entro la fine del 2024 e ha già mostrato al pubblico le immagini dell’interno della cabina della navicella. Keisuke Iwaya, un appassionato giapponese dello spazio, ha impiegato ben dieci anni per ideare il suo progetto. Inizialmente, Iwaya si divertiva a lanciare palloni dotati di fotocamere GoPro per scattare foto dalla stratosfera. Ma poi è nata l’idea di andare personalmente nello spazio. La sua compagnia, Iwaya Giken, con sede a Sapporo, ha lavorato con poche risorse (inclusi i finanziamenti dell’agenzia di viaggi giapponese JTB) per progettare una cabina biposto chiamata T-10 Earther, in grado di resistere alle rigide condizioni di pressione e freddo che si incontrano a quell’altitudine.