I sostituti d’imposta, ovvero i datori di lavoro, hanno tempo fino al 16 marzo per inviare la Certificazione Unica 2023 sui redditi dell’anno precedente, all’Agenzia delle Entrate. A causa dell’introduzione dell’Assegno Unico Universale, erogato da marzo 2022 in poi, i criteri per l’assegnazione delle detrazioni fiscali per i membri del nucleo familiare a carico sono stati modificati. Dalla suddetta data, non saranno più valide le detrazioni per figli minori di 21 anni a carico, per i figli disabili e per ciascun figlio a partire dal primo, così come per i contribuenti con più di tre figli a carico. Inoltre, verrà abolita la detrazione per le famiglie numerose che hanno almeno quattro figli.
Nella sezione “Altri dati” della Certificazione Unica, è presente uno spazio per il bonus carburante, introdotto dal governo Draghi lo scorso anno. Il bonus può arrivare fino a 200 euro ed è erogato dal datore di lavoro privato, senza aggiungere al reddito del contribuente. Altre novità riguardano il trattamento integrativo, ovvero le nuove modalità di attribuzione quando l’imposta lorda supera la detrazione spettante. Questa detrazione è riconosciuta per i redditi non superiori a 15.000 euro, ma può essere attribuita, a determinate condizioni, anche per i redditi fino a 28.000 euro.
La Certificazione Unica (CU) è un documento fiscale che deve essere compilato da coloro che nel corso dell’anno precedente hanno effettuato determinati pagamenti o percepito determinati redditi. In particolare, la CU deve essere compilata da:
- Chi ha effettuato pagamenti soggetti a ritenute alla fonte: ad esempio, chi ha pagato per prestazioni professionali, affitti, dividendi, interessi, etc.
- I titolari di posizione assicurativa INAIL: cioè chi ha stipulato un’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
- Chi ha versato contributi previdenziali, assistenziali o premi assicurativi all’ente: ad esempio, chi ha versato contributi al fondo pensione o all’assicurazione sanitaria.