Il risultato emerso da uno studio londinese sottolinea l’importanza di concentrarsi sulla ricerca su un problema che riguarda l’ecosistema. Un team di ricercatori dell’Imperial College di Londra ha evidenziato l’importanza di valutare l’impatto ambientale degli pneumatici dei nostri mezzi di trasporto. In un briefing paper, rivolto ai policy makers e alla comunità scientifica, gli esperti dell’Imperial, tra cui ingegneri, ecologi, medici e analisti della qualità dell’aria, hanno sottolineato che, sebbene sia importante ridurre le emissioni di carburante, è altrettanto essenziale limitare l’impatto ambientale generato dal rilascio di sostanze tossiche dalle gomme dei nostri veicoli.
Il briefing paper è stato sviluppato all’interno del progetto “Transition to zero pollution” dell’Imperial College, un’iniziativa che mira a collaborare tra il campo industriale, quello della ricerca scientifica e il governo per affrontare la problematica dell’inquinamento. Il documento evidenzia che solo nella città di Londra, tutti gli anni vengono rilasciate miliardi di particelle dovute all’usura degli pneumatici, che possono interagire con altri inquinanti e gli organismi biologici, generando conseguenze negative per l’ambiente.
Will Pearse, co-autore del documento e membro del dipartimento di Life Sciences dell’Imperial College, ha spiegato che i rifiuti di pneumatici non si degradano, ma si accumulano progressivamente nell’ambiente. Mentre la ricerca sui veicoli elettrici rimane essenziale, gli esperti hanno sottolineato la necessità di migliorare le conoscenze sull’inquinamento causato dagli pneumatici, che possono rilasciare particelle talmente piccole da rappresentare un serio rischio per la salute respiratoria umana. Oltretutto, le particelle di usura degli pneumatici possono inquinare l’aria, l’acqua e avere un impatto negativo sulla salute degli ecosistemi acquatici e sull’agricoltura.