Gli utensili in pietra sono stati una componente fondamentale della storia dell’umanità. Tuttavia, una nuova ricerca dimostra che gli esseri umani non sono gli unici primati a produrre utensili in pietra. I macachi dalla coda lunga (Macaca fascicularis) del Parco Nazionale di Phang Nga, in Thailandia, producono frammenti di pietra simili ad alcuni dei primi manufatti in pietra degli hominini.
Hominini (Gray, 1825) è una tribù di ominidi a cui appartengono l’uomo, lo scimpanzé comune, il bonobo e numerosi generi, considerabili come i nostri antenati. La tribù fa parte della sottofamiglia degli Homininae (con cui non va confusa), comprendente anche i gorilla, i quali formano la tribù a sé stante dei Gorillini. L’istituzione della tribù derivò dall’idea che, pur ammettendo una forte parentela fra i tre generi viventi della sottofamiglia Homininae (Homo, Gorilla e Pan), l’uomo e lo scimpanzé fossero più strettamente imparentati fra loro di quanto non lo fossero coi gorilla. In effetti, molti dei manufatti prodotti dalle scimmie rientrano nella gamma di quelli comunemente associati ai primi ominini. Ciò dimostra che la produzione di utensili in pietra non è un’esclusiva degli esseri umani e dei nostri antenati. Il processo di produzione di utensili in pietra degli ominini è stato un punto cruciale nell’evoluzione umana, ma la sua origine e il momento in cui si è verificato non sono ancora stati completamente compresi. Il nuovo studio suggerisce che il comportamento di spaccare le noci potrebbe essere stato sostanzialmente più antico dell’attuale primo record archeologico e potrebbe essere stato un possibile precursore della produzione intenzionale di utensili di pietra.
La scoperta dimostra come i primati viventi possano aiutare i ricercatori a studiare l’origine e l’evoluzione dell’uso degli strumenti nella nostra stirpe. Confrontando i frammenti di pietra prodotti accidentalmente dai macachi con quelli provenienti da alcuni dei primi siti archeologici, i ricercatori hanno potuto dimostrare che molti dei manufatti prodotti dalle scimmie rientrano nella gamma di quelli comunemente associati ai primi ominini. Il coautore Jonathan Reeves sottolinea che questa scoperta ha implicazioni per la gamma di comportamenti che associamo alle scaglie affilate nei documenti archeologici.
Lydia Luncz, autrice senior dello studio e responsabile del gruppo di ricerca sui primati tecnologici presso l’Istituto Max Planck di antropologia evolutiva, sottolinea come l’uso di martelli e incudini di pietra per rompere le noci, simile a quello che fanno oggi alcuni primati, potrebbe essere stato un possibile precursore della produzione intenzionale di utensili di pietra. In conclusione, la ricerca dimostra che i primati viventi possono fornire importanti intuizioni sull’evoluzione degli utensili in pietra.