General Motors vuole portare ChatGPT sulle sue auto… ma ha senso?

2 settimane fa

General Motors sta lavorando ad un assistente digitale per auto basato sugli stessi modelli di apprendimento automatico che alimentano ChatGPT. La notizia dello sviluppo è stata riportata per la prima volta questa settimana da Semafor, con GM che ha successivamente confermato la notizia all’agenzia stampa Reuters. “ChatGPT sarà in tutto”, ha detto il vicepresidente di GM, Scott Miller, all’agenzia.

Tra le altre cose, il produttore automobilistico immagina che l’assistente digitale possa supportare i conducenti in situazioni in cui in passato avrebbero consultato il manuale d’uso del veicolo. Ad esempio, l’assistente potrebbe mostrare come sostituire una gomma dell’auto se questa si sgonfia. Potrebbe inoltre offrire funzionalità di integrazione e pianificazione con altri dispositivi, compresi i telecomandi per le porte del garage.

Ad esempio, l’assistente potrebbe mostrare come sostituire una gomma dell’auto se questa si sgonfia.

“Questo cambiamento non riguarda solo una singola funzionalità come l’evoluzione dei comandi vocali, ma significa invece che i clienti possono aspettarsi che i loro futuri veicoli siano molto più interattivi e innovativi “, ha dichiarato un portavoce di GM a Reuters.

Secondo Semafor, l’assistente digitale funzionerà in modo diverso dagli altri chatbot come Bing Chat. GM sta lavorando ad un modo per ottimizzare il software e renderlo a misura di automobile.

Lo sforzo fa parte di una collaborazione più ampia tra il produttore automobilistico e Microsoft. Nel 2019, le due aziende hanno stretto un’alleanza per lavorare assieme ai veicoli autonomi. Microsoft è l’unico fornitore delle infrastrutture cloud di OpenAI, il che significa che l’assistente per auto di GM funzionerà quasi certamente su Azure.

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