in questo momento, la fine del mese significa la fine degli sconti sulle bollette sostenuti dal governo grazie alla cancellazione dei costi di sistema e alla riduzione dell’Iva: una misura costosa, che richiede quasi 4,5 miliardi di euro ogni trimestre. Il governo Meloni sta elaborando una serie di soluzioni che includono un bonus famiglia basato sui consumi a partire dal primo luglio e un rinnovo del bonus sociale. Le aziende beneficeranno di crediti d’imposta basati sui prezzi dell’energia. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha spiegato che in questi giorni, in coordinamento con il Ministero dell’Economia, che detiene i fondi, stanno esaminando diverse opzioni e questa valutazione inciderà sulla decisione di includere tutti, parte o nessuno dei costi di sistema nelle bollette. Occorre procedere con cautela per eventuali ulteriori interventi.
Il piano del governo Meloni per affrontare il problema del caro bollette prevede alcune misure importanti. In primo luogo, il rinnovo del bonus sociale, che ha coinvolto oltre 8 milioni di utenti, con la soglia ISEE attuale di 15 mila euro. Secondo indiscrezioni di stampa, questo bonus sarà legato ai consumi: maggiore sarà il risparmio, maggiori saranno i fondi stanziati dal governo. Per le famiglie a basso reddito, il governo intende mantenere il bonus sociale con le attuali soglie ISEE. Tuttavia, il tempo stringe e senza il rinnovo dei tagli, le recenti riduzioni delle tariffe verrebbero annullate dall’aumento delle tasse. Infatti, se gli sconti previsti fino al 31 marzo verranno revocati, le bollette del gas aumenterebbero del 58% e quelle dell’elettricità del 27% già ad aprile, sulla base delle tariffe attuali. La fine degli aiuti per le imprese e le famiglie vanificherebbe la diminuzione dei costi delle materie prime registrata negli ultimi mesi.