Con il pretesto di combattere la diffusione di materiale pedopornografico, il Regno Unito vuole obbligare le piattaforme di messaggistica ad eliminare la crittografia end-to-end. Tutti i messaggi degli utenti diventerebbero, improvvisamente, alla mercé di potenziali malintenzionati (oltre che delle aziende che possiedono le piattaforme).

WhatsApp non ci sta: un portavoce del servizio ha dichiarato che se la proposta diventasse legge, il servizio abbandonerebbe su due piedi il Regno Unito. «I nostri utenti ci chiedono che i loro messaggi siano protetti, non modificheremo il nostro protocollo di sicurezza per venire incontro alle richieste di un singolo Governo». Il portavoce ha citato il precedente dell’Iran, l’ultimo Paese, in ordine di tempo, ad aver bloccato WhatsApp. «Francamente, sarebbe la prima democrazia liberale a bloccare la nostra applicazione».

Il mercato britannico è molto simile a quello italiano. Anche in Regno Unito WhatsApp è di gran lunga l’applicazione di messaggistica più utilizzata. Secondo una stima dell’Ofcom, l’ente che si occupa di telecomunicazioni, circa 7 adulti connessi ad internet su 10 utilizzano abitualmente WhatsApp.

WhatsApp utilizza Open Whisper, lo stesso protocollo di crittografia opensource alla base dell’app Signal. La crittografia end-to-end fornisce le chiavi di decifrazione dei messaggi esclusivamente al mittente e al destinatario. Significa che tutti i messaggi passano per i server dell’azienda crittografati e vengono decifrati solamente quando raggiungono il telefono del destinatario. In sostanza, nemmeno Meta può accedere alle conversazioni private dei suoi utenti.

L’Online Safety Bill richiederebbe a tutte le aziende di monitorare attivamente le conversazioni private degli utenti, in modo da poter identificare e rimuovere eventuali contenuti illegali. Di fatto, non esiste un modo per adempiere a questa richiesta senza compromettere la crittografia alla base del servizio.

“I nostri utenti in tutto il mondo desiderano la sicurezza – il 98% dei nostri utenti si trova al di fuori del Regno Unito, non vogliono che riduciamo la sicurezza del prodotto”, ha detto. Il messaggio è chiaro: Meta preferisce che la sua app venga bloccata nel Regno Unito piuttosto che indebolire la privacy dei suoi utenti.