La bozza che contiene le nuove restrizioni prevede l’obbligo di vietare il fumo, comprese le sigarette elettroniche, non solo all’interno di luoghi chiusi, ma anche all’aperto. In base alla nuova proposta ministeriale, sarà vietato fumare non solo all’interno di locali chiusi come bar, ristoranti e sale fumatori negli aeroporti, ma anche all’esterno, comprese le fermate di mezzi pubblici all’aperto come metro, bus, traghetti e treni, così come nei parchi in presenza di bambini e donne incinte.
L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO-ITS) sostiene pienamente la proposta ministeriale. Il presidente dell’AIPO-ITS, il dott. Mauro Carone, direttore dell’IRCCS Maugeri di Bari, e la dottoressa Rosastella Principe, coordinatore per la prevenzione nel gruppo di studio educazionale, prevenzione ed epidemiologia di AIPO-ITS, hanno dichiarato il loro supporto alla proposta. Nel 2003, la legge Sirchia è stata introdotta per vietare il fumo all’interno di locali chiusi come cinema, ristoranti, centri sportivi, attività commerciali e luoghi di lavoro, ed è stata rispettata dai cittadini italiani dimostrando un grande senso civico.
La proposta prevede un divieto di fumo non solo all’interno di locali chiusi, ma anche all’esterno, come ad esempio nelle fermate degli autobus, ai tavolini dei ristoranti e nei giardini pubblici, per proteggere la salute delle persone, in particolare di minori e donne incinte, e per evitare il fumo passivo. L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO-ITS) non considera questa proposta come un divieto, ma come un cambiamento socioculturale necessario per eliminare il fumo come modello negativo per i giovani e per promuovere uno stile di vita più sano. In questo modo, si potrà influenzare positivamente i giovani a non considerare il fumo come segno di maturità, virilità o emancipazione, ma piuttosto come un’attività che può nuocere alla salute.