Sono stati investiti milioni di euro nella ricerca sulle proteine alternative e sulla carne sintetica, nonostante gli hamburger “coltivati” non siano ancora stati autorizzati. L’Unione Europea sembra comunque intenzionata a perseguire questa strada, come dimostra l’investimento di fondi da parte di Bruxelles per promuovere la riduzione del consumo di prodotti di origine animale. 

La commissaria alla Ricerca, Mariya Gabriel, ha delineato i campi di ricerca in una lettera inviata all’eurodeputata leghista Rosanna Conte, che aveva chiesto chiarimenti sulla sicurezza dei prodotti a base di carne “coltivata”. Per il futuro, l’Unione Europea ha investito nel programma Horizon Europe, con un finanziamento di 7 milioni di euro per il tema di ricerca che mira a sviluppare una conoscenza approfondita sui potenziali aspetti di sostenibilità di questi prodotti alimentari. Questo tema rientra in un polo tematico più ampio, chiamato “Alimenti, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente“. Ad ogni modo, non si conosceranno gli enti di ricerca che avranno accesso al finanziamento fino a qualche mese dopo, poiché il bando è scaduto alla fine di febbraio. In passato, l’Unione Europea ha già proposto finanziamenti ai progetti relativi alla “carne coltivata”. 

Alcune imprese al momento attive nella produzione di carne/latte sintetico hanno ricevuto finanziamenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione. Il settore delle proteine alternative sta incontrando difficoltà nel riprodurre il gusto dei cibi a base animale, che è uno degli elementi fondamentali per l’acquisto. Il finanziamento UE servirà a sviluppare nuove tecniche di fermentazione di precisione e a studiare il potenziale degli alimenti a base di proteine alternative. L’obiettivo è di colmare le lacune di conoscenza in modo da valutare le opportunità e gli svantaggi dei prodotti alimentari alternativi.