Ecco un nuovo, davvero nuovo, episodio di The Last Of Us. L’episodio precedente è connesso a questo solo per via della ferita di Joel, per il resto When We Are in Need è un capitolo completamente inedito e non gemello con il precedente. Ellie è l’assoluta protagonista. When We Are in Need ci mostra tutta la forza dalla giovane ragazzina. Ellie non è più la ragazza immune da difendere poiché la missione ha dettato questa regola, è in grado di proteggersi, salvarsi e salvare anche Joel. Ellie è intelligente, violenta e perspicace. Non si fida di nessuno e direi che fa assolutamente bene. Joel è l’unico con cui abbassa la guardia, lui è l’unica persona da cui si farebbe difendere. Peccato che Joel per gran parte del capitolo sia K.O. Spetta quindi ad Ellie proteggere entrambi e sopravvivere affinché una cura per l’epidemia si riesca prima o poi a trovare.
Si volta leggermente pagina, anche se non del tutto. In When We Are in Need, Joel ha riportato problematiche legate all’infezione a causa dei punti messi da Ellie per chiudere la ferita. Ellie è sola e deve proteggere Joel. Dovrebbe cacciare per procurare il cibo per entrambi e allo stesso tempo dovrebbe trovare una cura all’infezione di Joel. Si imbatte in due uomini che cercano di rubarle la preda quando improvvisamente comprende che le persone che potrebbero aiutarla in realtà la faranno presto prigioniera e cercheranno di uccidere Joel. Ellie è l’assoluta protagonista e Bella Ramsey dimostra di essere un’ottima interprete.
Il penultimo capitolo della prima stagione di The Last Of Us è adrenalina pura e conferma il consolidamento definitivo del rapporto tra Joel ed Ellie.
When We Are in Need: Ellie una forza della natura
Ancora una volta The Last Of Us ci sorprende e ci regala un introduzione imprevedibile. In When We Are in Need ad aprire le danze non sono Joel ed Ellie ma un nuovo gruppo di persone mai viste prima. Non siamo estranei al concetto di comunità, già nel sesto capitolo abbiamo capito che esiste la possibilità di sopravvivere alla pandemia riunendosi in comunità isolate al freddo dove il fungo non riesce a prosperare. Questa volta però comprendiamo subito che si tratta di una comunità molto diversa rispetto a quella che ci era stata presentata da Tommy, il fratello di Joel.
In questo paesino sperduto tra le montagne e la neve a guidare la comunità è un uomo che pare ricoprire sia la figura della guida spirituale che di quella politica per il gruppo. Effettivamente, come poi il personaggio stesso ammette, in periodi così buoi e difficili per l’umanità le persone hanno bisogno di credere in qualcuno, in un dio e di avere speranza. A loro serve una guida, una figura forte che sia in grado di indirizzarli verso la sopravvivenza del corpo e dello spirito. Come capiamo fin da subito, la comunità ha carenza di cibo e il “pastore” ed il suo fidato discepolo decidono di andare a caccia per verificare se riescono a procurarsi qualche preda per sfamare il gruppo nei prossimi giorni. È proprio qui che parte il collegamento con Joel ed Ellie.
Avevamo lasciato i nostri due protagonisti nella loro casa abbandonata con Ellie che cercava in tutti i modi di salvare Joel ricucendogli la ferita. Ritroviamo Ellie e Joel in una situazione molto simile. La giovane ragazzina sta controllando se la ferita del padre adottivo presenta infezioni, e purtroppo è così. Ellie si accorge che si i punti che ha cucito sulla pelle di Joel sono riusciti a chiudere la ferita che ora non sanguina più. Allo stesso tempo però, la ferita si sta inflettendo e Joel è febbricitante e non ha ancora ripreso coscienza. A tutto ciò si aggiunge il fatto che né Joel né Ellie hanno consumato un pasto decede nelle ultime giornate. Ellie è visibilmente affamata ed è consapevole che è necessario procacciare del cibo per sopravvivere. Così Ellie prende il fucile di Joel e si dirige a caccia. Incredibile ma vero, la ragazzina ha imparato a sparare. Con un solo colpo mette a segno la preda: un grande cervo. Peccato che l’anima decida di accasciarsi nei pressi in cui si sono diretti il capo della comunità ed il suo fedele compare. Ellie li minaccia ma sappiamo bene che è il pastore ad avere il controllo, nonostante cerchi di dare l’impressione del contrario. I due giungono ad un accordo: medicine per Ellie in cambio di metà dell’animale.
Mentre il fidato comprare torna al villaggio per le medicine, Ellie ed il pastore iniziano una strana conversazione che si rivela illuminante per la piccola: l’uomo che Joel ha ucciso nell’episodio precedente per sopravvivere faceva parte della comunità di questo capitolo ed era il padre che tutti piangevano all’inizio dell’episodio. Tutti sanno che è stato un uomo con una ragazzina ad uccidere il padre della loro comunità e sono in cerca di vendetta. Ellie riesce a disinfettare la ferita di Joel ma la sua libertà dura per poco. I membri della comunità la catturano e cercano Joel. Ellie viene fatta prigioniera, inizialmente l’obbiettivo è quello di rieducarla e inserirla nella comunità ma visto che è un osso duro da conquistare il pastore si accorge che non c’è altra possibilità. La fama è tanta e, come hanno già fatto in passato, usano la carne umana per sfamarsi. Peccato che Ellie non sia affatto intenzionata di finire sul tavolo da pranzo. Inizia così una lotta all’ultimo respiro in cui Ellie si dimostra scaltra, violenta e agile. Mette a tappeto i suoi rapitori e riesce a fuggire. L’episodio termina con l’incontro tra Joel ed Ellie ed il chiaro segnale che il rapporto tra di loro è quello tra un padre ed una figlia. Joel per la prima volta chiama Ellie “piccola ragazzina”, un termine dolce, protettivo e che prima aveva usato solo con la figlia biologica Sarah. Joel ed Ellie sono ufficialmente figlia e padre.
Il finale è ad un passo
Con When We Are In Need ci avviciniamo definitivamente al grande finale di stagione. Eppure solo a me sembra che la storia non sia arrivata ad un vero finale? Forse dobbiamo considerare il tutto secondo una prospettiva diversa. Quale era l’obbiettivo della prima stagione di The Last Of Us? Quante potrebbero essere le stagioni di The Last Of Us? Queste sono le domande che dobbiamo porci per poter comprendere se la serie è giunta al suo capitolo finale soddisfacendo tutte le nostre aspettative.
In primo luogo credo che l’obbiettivo della prima stagione di The Last Of Us fosse quello di introdurre gli spettatori all’universo di The Last Of Us, presentare a dovere la situazione sanitaria e l’epidemia, capire come si diffonde il contagio e come è evoluta la vita dell’uomo. Il tema portante della prima stagione di The Last Of Us è senza dubbio il legame tra Joel ed Ellie. La serie nella sua prima stagione doveva costruire il rapporto tra i due protagonisti, consolidare i personaggi e realizzare il legame. A mio avviso è riuscita a pieno nell’intento. Joel ed Ellie sono ben distinguibili dal resto dei personaggi televisivi e cinematografici ed il loro legame si è consolidato nel tempo in maniera graduale.
Con questo nuovo episodio, abbiamo davanti un capitolo completamente inedito e non gemello con il precedente, dove Ellie è l’assoluta protagonista, capace di mostrare tutta la sua forza
- Un episodio completamente inedito e non gemello con il precedente
- Ellie mostra a pieno la sua crescita
- Joel ed Ellie sono ora padre e figlia
- La storia sembra non andare verso un vero finale