Free speech sì, ma non troppo. O comunque nel limite del buon senso. Twitter fa un passo indietro per farne due in avanti: la piattaforma d’ora in avanti sarà molto più severa nei confronti dei tweet che incitano alla violenza.

Il social network ha annunciato le nuove policy in materia di contenuti che incitano, augurano o glorificano la violenza. Le nuove policy sono entrate in vigore nella giornata di ieri e pertanto devono essere già considerate in essere.

Le nuove regole integrano le precedenti policy e aiutano gli utenti a comprendere un pochino meglio cosa si può dire o meno su Twitter — un’esigenza importante, dato che i discorsi di Elon Musk sulla libertà di parola avevano illuso più di qualcuno che il social non fosse più interessato a combattere alcuni comportamenti tossici (o addirittura criminali). Si tratta anche di un’importante rassicurazione per gli inserzionisti, che hanno abbandonato in massa la piattaforma proprio per paura che il lassismo voluto da Elon Musk potesse danneggiare la reputazione dei loro brand.

Vengono bandite esplicitamente tutte le minacce violente: ad esempio minacciare di far del male a qualcuno, ma anche di distruggere la sua proprietà o altre “infrastrutture essenziali alle attività quotidiane, civiche e commerciali”.

Rientrano nella nuova policy anche tutte le minacce in senso più lato, ad esempio non si potrà augurare il male ad altre persone o gruppi di persone. Insomma, anche scrivere “spero che ti venga un colpo” rischia di portare a sanzioni molto severe.

Twitter vieta esplicitamente anche la glorificazione della violenza, ad esempio la celebrazione di atti violenti (anche contro gli animali) o vandalici commessi da terzi.

L’azienda ha specificato che non rientrano nella policy tutti i tweet iperbolici, le metafore, oppure gli scherzi consensuali tra amici. È fatto salvo anche il diritto di satira.

L’azienda ha specificato che non rientrano nella policy tutti i tweet iperbolici, le metafore, oppure gli scherzi consensuali tra amici. È fatto salvo anche il diritto di satira.

I casi più gravi verranno puniti con l’immediata sospensione a vita dell’account, mentre le violazioni più leggere saranno punite con un ban temporaneo.