Il Cammino dell’Anello è il primo trekking italiano a tema tolkieniano che sarà possibile effettuare negli appennini romagnoli. Il 21 marzo ci sarà il primo beta-test insieme ai tre ideatori del progetto: Ivan Cavini, Michele Costa e Alessio Vissani che per 5 giorni condurranno la prima compagnia dal centro studi “La Tana del Drago” fino al “vulcanetto d’Italia” Monte Busca dove verrà gettato il primo anello.
Tuttavia dietro l’angolo ci può aspettare, una nuova strada o un cancello da varcare.
J.R.R. Tolkien
La sostenibilità lenta, attraverso i borghi e le montagne è forse l’attività più antica del mondo, ma l’occidentalizzazione e la modernità hanno fatto dimenticare quanto sia importante il ruolo del cammino. Ecco perchè negli ultimi anni, vuoi per proporre itinerari turistici vuoi per incentivare luoghi straordinari che in ogni parte d’Italia abbiamo la fortuna di avere, il ruolo dei cammino sta avendo sempre più un ruolo primario e fondamentale. Ma è l’unione tra la cultura pop e letteraria con la sostenibilità lenta a poter essere vincente in tutti i suoi punti, da questa folle idea nasce Il Cammino dell’Anello.
L’unione tra il mondo della letteratura (in questo caso tolkieniana) con la sostenibilità lenta è il punto di forza da dove è nato Il Cammino dell’Anello.
Camminare da sempre è la più antica attività dell’uomo, forse il primo passo sulla Terra è stato quello di uscire dalla propria “confort-zone” per avventurarsi verso l’ignoto. Ogni tanto per sentirsi vivi bisogna prendere un cammino, portarsi sulle spalle uno zaino pieno di dubbi e incertezze e intraprendere una strada in salita. Per capire chi sono coloro che ti danno una spinta e ti urlano parole di incoraggiamento e coloro che invece non vedono l’ora di vederti incespicare e fare un passo falso c’è bisogno di una salita di mettersi in gioco anche con sé stessi lungo un tragitto più o meno tortuoso: questo è l’essenza della montagna e di chi cammina. L’idea del Cammino dell’Anello nasce proprio da questo concetto, realizzare un proprio viaggio interiore in condivisione sia con altri membri di una compagnia, che magari in coppia, assaporare i momenti di sconforto e quelli di gioia per poi cui liberarsi di un qualche personale “fardello” gettando l’anello sul fuoco. Un’esperienza consigliata anche, e soprattutto, ai trekker non professionisti perché come Frodo e Sam c’è bisogno della gente comune per poter giungere al traguardo finale.
Appena finito il lockdown del 2020 si sono espansi cammini in tutta Italia, con la consapevolezza che il trekking realizzato in un certo modo (emozionale e non fine a se stesso) poteva divenire il nuovo vero indotto per molte realtà locali e per quanto riguarda il trekker un nuovo modo per sfidare se stesso attraverso km di salite e discese: una sfida personale per gli stessi camminatori.
E’ proprio per questi motivi che durante i due anni successivi allo stop da pandemia alcuni soci fondatori dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e l’agenzia Trip by Me, con la collaborazione del Comune di Dozza e della società di promozione e commercializzazione turistica IF Imola Faenza, danno il via a un progetto che prende spunto da Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit: Ivan Cavini, artista e coordinatore del Centro Studi Tolkieniani di Dozza, Alessio Vissani, fotoreporter e giornalista e Michele Costa, storico e guida ambientale, hanno deciso di reinventare completamente il modo di fare trekking sull’appennino tosco-romagnolo, mettendo al centro de Il Cammino dell’Anello l’archetipo del viaggio dell’eroe.
Il viaggio dell’eroe è costituito da numerosi archetipi che sono alla base di quasi tutte le storie moderne e il Cammino dell’Anello ce lo propone in tre fasi: la prima è legata all’allontanamento del contesto familiare, come Bilbo che vive sottoterra, in un luogo confortevole e protetto ma limitato; la fase successiva è appunto il viaggio, ovvero la perseveranza che attiviamo per superare gli ostacoli, mentre l’ultimo stadio del viaggio dell’eroe è segnato dal raggiungimento dell’obbiettivo che ci aiuta a comprendere il cammino vissuto nei suoi aspetti positivi e negativi, facilitandoci nel riscoprire le nostre forze e le nostre vulnerabilità, in questo caso gettare l’anello.
Il Cammino dell’Anello intercetta quei flussi di appassionati di fantasy, che dal 2014 stanno generando ricadute positive sullo scenario economico e turistico dozzese – dichiara Ivan Cavini – un’idea creativa e educativa che strizza l’occhio a un’attività motoria immersa nella natura totalmente nuova rispetto le tendenze turistiche globali. Una modalità utile per innalzare i livelli di attrazione del territorio generando benessere sociale soprattutto per quei giovani che faticano a visualizzare un obbiettivo personale.
Il Cammino dell’Anello parte dal Centro Studi Tolkieniani “La Tana del Drago” di Dozza (BO), attraversa il suggestivo appennino romagnolo, incrociando sentieri noti come Il Cammino di Sant’Antonio, La Via del Gesso, il Sentiero delle Pievi, valicando calanchi, boschi, borghi e crinali fino alle pendici dei colli di Tredozio (RA), dove il viaggiatore potrà lasciarsi alle spalle il proprio fardello di negatività e preoccupazioni, rappresentato da un piccolo anello biodegradabile che verrà bruciato nel vulcanetto naturale del Monte Busca.
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Il primo viaggio sarà testato il 21 marzo 2023
Il Cammino dell’Anello non è ancora ultimato in tutte le sue fasi di comunicazione e marketing, ma sarà lanciato ufficialmente alla fine di marzo (precisamente il 21 marzo) quando una compagnia di studiosi, giornalisti, trekker e operatori turistici si metteranno in cammino dalle colline di Dozza, che ospita tante suggestioni fantasy come la rocca, il drago Fyrstan e il centro Studi Tolkieniani, per affrontare un itinerario di 70 chilometri con tappe che toccheranno Borgo Tossignano, Borgo Rivola, Brisighella, Modigliana, e infine giungeranno al più piccolo “vulcano naturale” d’Italia, ovvero la fontana di fuoco sul Monte Busca.
Come tutti i cammini che si rispettano anche questo itinerario sarà confezionato da mappe (fantasy e topografiche), merchandising che caratterizzerà il camminatore tolkieniano in tutto e per tutto, un vero e proprio anello da gettare alla fine del viaggio, insieme alla classica patch, tanto amata e desiderata dai trekker che rappresenta il coronamento di un percorso e un piccolo ricordo da tramandare alle varie generazioni. Questo test darà il via poi ad una serie di iniziative, sempre da parte degli ideatori, che annualmente porteranno delle novità interessanti sul cammino, come una guida specifica dello stesso percorso, varie modalità di livelli e tanto altro ancora. In questo primo cammino verrà ultimata anche la tracciatura GPX, fondamentale per tutti i camminatori di ultima generazione, e il check di tutte le varie strutture ricettive e attività da fare in ogni tappa.
Il Cammino dell’Anello avrà un itinerario di 70 chilometri circa, partendo da Dozza (provincia di Bologna) fino al Monte Busca.
Questo nuovo modo di concepire il trekking – prosegue Michele Costa – potrà avvalersi anche di una guida con mappa, in fase di sviluppo, che propone un’interazione in vero stile fantasy, con giochi di ruolo, quiz e missioni che approfondiranno le tematiche dei libri di J.R.R. Tolkien in sinergia con le peculiarità del territorio.
Nel pomeriggio di sabato 25 marzo 2023, alle fine dei cinque giorni di cammino e dopo aver gettato l’anello biodegradabile nel vulcanetto, la compagnia si sposterà di nuovo nel centro studi tolkieniani di Dozza (da dove è partita l’avventura) per festeggiare il Tolkien Reading Day, alla presenza dei soci e di tutti gli appassionati che vorranno intervenire. Proprio durante la parte finale del Tolkien Reading Day ci saranno i commenti a caldo dei camminatori, membri della compagnia che esporranno i dubbi, le perplessità e le gioie dei cinque giorni passati sulle montagne dell’Emilia Romagna. Tra l’altro ogni anno il Tolkien Reading Day, giorno che festeggia la caduta di Sauron proprio il 25 di marzo con la distruzione dell’anello, ha una tematica e quella di quest’anno verterà proprio su “Viaggi e avventure“, quindi quale miglior modo di inaugurare un cammino così importante nel 2023 con una tematica a livello mondiale tolkieniana sulle avventure.