Sergio Algozzino è l’artista che ha realizzato il poster di Lucca Collezionando 2023, immagine che contiene ben 80 citazioni provenienti da film cult, serie animate, videogames e fumetti. Sergio sfida la community intera a trovare almeno 60 di questi riferimenti: i più valorosi avranno diritto a un accesso gratuito per Lucca Comics & Games 2023.
Ecco il poster, mentre qui sotto trovate le modalità per partecipare alla sfida.
COME PARTECIPARE A 80QUEST
80Quest è la sfida rivolta a tutti i partecipanti di Lucca Collezionando 2023.
Accetta la sfida! Indovina almeno 60 citazioni sulle 80 presenti nel poster per ottenere l’ingresso gratuito a Lucca Comics & Games 2023.
Possono partecipare solamente i visitatori muniti di biglietto di Lucca Collezionando 2023 che saranno al fisicamente presenti al Polo Fiere il 25 e 26 marzo. Durante i due giorni del Festival, infatti, le schede di partecipazione saranno disponibili da una postazione dedicata al poster. Fai attenzione: alcune citazioni sono nascoste dai loghi e potrai scoprirle tutte solo nella versione gigante del poster presente a Lucca Collezionando, ma intanto puoi iniziare a segnarti quelle che riesci a individuare. Le schede di partecipazione poi, compilate in tutte le parti, dovranno essere inserite in un’urna. L’elenco delle 80 citazioni sarà reso pubblico il 26 marzo alla fine di Lucca Collezionando e pubblicato sul sito, a beneficio di tutti i partecipanti e i curiosi, mentre l’urna con le schede sarà aperta lunedì 27 marzo.
Non esiste un limite massimo di partecipanti.
La sfida vale solo per chi interverrà fisicamente a Lucca Collezionando 2023 e non è possibile partecipare online.
LA STANZA DELLA COLLEZIONISTA
“Se in ambito narrativo troppe citazioni possono disturbare e distogliere l’attenzione del lettore, un’immagine costruita su di esse può essere invece un gioco divertente basato sulla ricerca. Quando mi è stato chiesto di disegnare il manifesto per Lucca Collezionando, essendo per definizione “il Festival di Fumetto Vintage-Pop”, ho cercato quindi di ragionare su un concetto del genere portandolo al limite.
Ho proposto due scenari, il primo ambientato in un mercatino dell’usato, il secondo nella stanza di un collezionista. In entrambi i casi, la protagonista sarebbe sempre stata una ragazza che nasceva per essere lei stessa una citazione vivente. Fra i due è stata preferita la stanza, e ho iniziato a definire il tutto, con tutti quei quadretti che dovevano esporre le sue passioni.
Il problema è che dopo averne disegnati venti o trenta mi sembravano sempre pochi, così sono diventati quaranta, cinquanta e così via. In verità non mi ero messo realmente a contarli finché non mi sembrava di aver davvero riempito abbastanza, consegnando il poster con 76 citazioni. Ma 76 era un numero davvero stupido! Cosa poteva esserci di meglio che un bel numero tondo, fra l’altro emblema di un decennio piuttosto in voga proprio in quel senso?
In verità, una regola che mi son posto fin da subito è stata quella di essere il più democratico possibile, per rendere il gioco fruibile a tutti: non doveva essere limitato a una sola generazione e a un solo mezzo di intrattenimento. Così, al suo interno potete trovare riferimenti a fumetti di tutte le nazionalità, videogiochi, film, serie televisive e giochi, di tutte le epoche.
Quando è cominciato a essere chiaro che avremmo potuto lanciare ufficialmente una sfida per trovarle tutte ho cercato anche di non essere troppo cattivo, evitando accuratamente di inserire opere di difficile riconoscimento. Spero quindi che la gente possa divertirsi.
Sotto il profilo tecnico, si doveva creare, su precise misure, un poster adattabile a vari formati, e anche questa era una sfida, ma solo per me. Ho comunque disegnato dividendo tutti i piani, in questo modo mi è stato possibile spostare e ricalibrare i vari oggetti nelle diverse composizioni, questo significa che alla fine ogni versione che vedrete del poster è a suo modo diversa dalle altre, non semplicemente ritagliata in quel formato.
Per i colori, avevo pensato inizialmente un’atmosfera notturna, simile a certe mie inclinazioni cromatiche, ma dovendo ragionare sull’aspetto legato alla riconoscibilità delle citazioni, coprire molte parti con ombre o colori scuri avrebbe reso il tutto di difficile lettura.”
- Comunicato stampa