La società madre di Facebook, Meta, si sta preparando ad una nuova ondata di licenziamenti di massa. A dare la notizia è il Washington Post: i dirigenti dell’azienda, spiega la testata statunitense, avrebbero già istruito avvocati, risorse umane e consulenti a mettere in atto tutte le misure necessarie per consentire un nuovo profondo intervento di ristrutturazione aziendale.
Anche questa volta, gli esuberi potrebbero coinvolgere migliaia di dipendenti in tutto il mondo. Secondo una fonte informata sulla questione, Meta prevede di spingere alcuni leader in ruoli di livello inferiore senza dipendenti diretti. Al contrario, diversi team verranno accorpati con la conseguenza che alcuni altri manager potrebbero trovarsi improvvisamente a dover gestire un numero sproporzionato di dipendenti.
Oltre a puntare ai manager, l’azienda sta anche valutando tagli più tradizionali, tra cui la riduzione di alcuni progetti e posti di lavoro, ha dichiarato la stessa fonte. Questi licenziamenti, che avranno un impatto su una vasta quantità di divisioni in tutta l’azienda e in tutto il mondo, probabilmente verranno divisi in scaglioni. Il processo sarà graduale e richiederà alcuni mesi.
A novembre dell’anno scorso, quando Meta aveva appena annunciato il licenziamento di 11mila lavoratori, Mark Zuckerberg aveva promesso ai dipendenti rimasti che non ci sarebbero stati altri licenziamenti. Non nell’immediato, quantomeno.