Sebbene la ricerca scientifica sostenga da tempo che il disturbo da uso di alcol sia un fattore di rischio per la malattia di Alzheimer, l’impatto di tale disturbo sulla patologia è un’area di ricerca continua. In un nuovo studio preclinico, gli scienziati della Wake Forest University School of Medicine hanno dimostrato che anche quantità modeste di alcol possono accelerare l’atrofia cerebrale, cioè la perdita di cellule cerebrali, e aumentare il numero di placche amiloidi, aumento che è rappresentato dall’accumulo di proteine tossiche nella malattia di Alzheimer. Lo studio è pubblicato nel numero di febbraio di Neurobiology of Disease.
“Questi risultati suggeriscono che l’alcol potrebbe accelerare la cascata patologica della malattia di Alzheimer nelle sue fasi iniziali”, ha dichiarato Shannon Macauley, della Wake Forest University School of Medicine.
I ricercatori hanno condotto i loro esperimenti sui topi dal laboratorio utilizzando su di essi un approccio al consumo cronico di alcol per 10 settimane, permettendogli di bere anche acqua. Questo ha portato ad un consumo più moderato e volontario, per cercare il più possibile di mimare i comportamenti di consumo moderato di alcol nell’uomo. Hanno quindi esaminato come questo alterasse le funzioni cerebrali sane e il comportamento. I ricercatori hanno scoperto che l’alcol aumenta l’atrofia cerebrale e provoca un aumento del numero di placche amiloidi, compreso un maggior numero di placche più piccole, ponendo potenzialmente le basi per una maggiore proliferazione delle placche in età avanzata. È interessante notare che l’astinenza acuta dall’alcol ha aumentato i livelli di amiloide-beta, componente chiave delle placche amiloidi che si accumulano nella malattia. Ulteriori analisi hanno mostrato che l’esposizione cronica all’alcol regola male il metabolismo cerebrale e periferico, un altro modo per accelerare la patologia dell’Alzheimer. Nello studio attuale, i ricercatori hanno scoperto che anche un consumo moderato di alcolici provoca un aumento della glicemia e dei marcatori della resistenza all’insulina, che aumenta il rischio non solo della malattia di Alzheimer, ma anche di altre patologie come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. “Questi risultati preclinici suggeriscono che anche un consumo moderato di alcol può provocare lesioni cerebrali”, ha dichiarato Macauley. “Il consumo di alcol può essere un fattore di rischio modificabile per la malattia di Alzheimer e la demenza”.