L’Aeronautica Militare Italiana celebra quest’anno il suo centenario, dopo essere stata formalmente costituita il 28 marzo del 1923 con un decreto del re Vittorio Emanuele III. La costituzione dell’Aeronautica sancì l’importanza crescente di quest’arma all’interno delle forze armate, dimostrata già durante la Prima guerra mondiale, nonostante fossero passati soltanto vent’anni dal primo volo dei fratelli Wright. Inoltre, durante gli anni successivi, i rappresentanti della Regia Aeronautica stabilirono una serie di primati, come ad esempio quello di altitudine raggiunto da Mario Pezzi, che nel 1938 volò a 17.083 metri di quota su un biplano a elica Caproni Ca161, un record ancora imbattuto per gli aerei a pistoni. 

Nonostante le tecnologie utilizzate nel campo dell’aeronautica siano notevolmente cambiate da quei tempi, con l’automazione sempre più sofisticata e l’impiego di macchine supersoniche di altissima tecnologia, l’Aeronautica Militare Italiana è ancora un’istituzione di grande importanza per le forze armate del nostro Paese. 

Per festeggiare il centenario, sono state organizzate numerose iniziative, la prima delle quali si è svolta il 15 febbraio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze. Durante il simposio, che ha riunito esperti del settore, si è discusso dell’evoluzione dell’aeronautica dal passato al presente, passando per gli importanti primati stabiliti dagli aviatori italiani nel corso degli anni. Tra gli ospiti presenti c’erano il giornalista scientifico Giovanni Caprara, che ha raccontato la storia del progetto di Luigi Broglio per la realizzazione del primo satellite italiano, astronauti come Maurizio Cheli e Roberto Vittori, insieme al presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia, che hanno parlato delle nuove frontiere dell’aviazione, come i voli suborbitali, che potrebbero portare a importanti sviluppi anche nell’aviazione civile. Inoltre, sono stati presenti altri esperti del settore, tra cui Alberto Angela, Valerio Cioffi e Gianmarco Bellini, pilota del caccia abbattuto nei cieli del Kuwait durante la Prima guerra del Golfo.