Finalmente è arrivato il 17 febbraio e posso parlarvi senza riserve di Sharper, il film targato AppleTv+. La prima cosa che ho pensato non appena ho terminato la visione della pellicola è stata la seguente: se il film fosse firmato Netflix e quindi distribuito sulla piattaforma dalla grande N sarebbe già sulla bocca di tutti. AppleTV+ è una piattaforma che produce e distribuisce solo prodotti originali di elevatissima qualità ma che purtroppo non diventano, per la maggior parte, prodotti ultra popolari. Nel suo catalogo Apple può vantare Scissione, See, Cherry e tantissimi altri prodotti di oggettiva qualità; ad essi si aggiunge da oggi Sharper, il nuovo film thriller Apple Original con protagonista la vincitrice del premio Oscar Julianne Moore e Sebastian Stan.
La pellicola è intrigante, avvincente e dinamica. Non annoia mai e tiene lo spettatore incollato allo schermo, impossibile distrarsi. La storia è raccontata seguendo 5 diversi punti di vista, uno per ogni personaggio, mediante un ordine cronologico sparso. Potrebbe sembrare una trama complessa ed intricata ma credetemi non è così, la pellicola si segue con tranquillità e il film scorre che è una meraviglia. Tutto ruota attorno al denaro. Fino a che punto siamo disposti a fingerci qualcun altro per il dio denaro?
Come sempre prima di passare alla recensione ed all’analisi del nuovo film Apple Originale, Sharper, il tutto senza spoiler, ecco il trailer della nuova pellicola thriller di Julianne Moore e Sebastian Stan.
Sharper, un thriller avvincente e dinamico
Avevo grandi aspettative da questo film, e posso dirvi con piacere che sono state superate. Sharper mi ha conquistato fini dai suoi primi minuti e mi ha letteralmente tenuta incollata allo schermo del pc per tutta la sua durata, poco meno di 2 ore. Avvincente, stratificato, ben scritto e diretto e con personaggi che sono sempre pronti a sorprenderti. Non potete e non dovete fidarvi di nessuno in Sharper, altrimenti potreste restare delusi. Per scherzo del destino Sharper debutta su Apple TV+ proprio nel periodo di Carnevale. Mossa studiata a tavolino? Non credo, anche se il film è altamente calzante con il periodo. In Sharper nessuno è mai se stesso, i protagonisti del film di Benjamin Caron interpretano scena dopo scena un personaggio diverso. Sono sempre se stessi per nome e volto ma vestono i panni di persone nuove.
Spero di avervi incuriosito già con questa premessa ma non intendo fermarmi qui. Sharper merita di essere approfondito e sviscerato in ogni suo particolare.
Come vi ho accennato nell’introduzione, Sharper racconta la storia intricata e interconnessa di 5 personaggi legati profondamente al denaro. La sceneggiatura sfrutta al massimo il potenziale e le caratteristiche dei personaggi della storia, che sono davvero il motore della trama. Sharper segue, infatti, i punti di vista dei protagonisti della storia e attua questa operazione senza percorrere un preciso e definito ordine cronologico. In sostanza la trama del film non presente gli eventi uno dopo l’altro così come essi sono avvenuti ma l’ordine scelto è il migliore per la comprensione della vera storia dei personaggi. State tranquilli, potrebbe sembrare complesso e difficile da seguire ma il film apre ciascuna delle 5 parti con il nome del suo protagonista, così è impossibile perdersi.
Sharper si apre mostrandoci il giovane, ingenuo e sognatore Tom, il proprietario di un negozio di libri nella splendida New York. È un negozio particolare, non si tratta della semplice libreria o catena multinazionale. È una vera boutique con pezzi unici, rari e per veri intenditori. Tom non è un semplice commerciante, è un appassionato lettore di classici, un uomo che potremmo definire di altri tempi. È elegante, gentile e sempre pronto ad aiutare il prossimo. Forse anche troppo gentile ed è per questo che fa vanto delle sue qualità con la nuova cliente, Sandra. I due si incontrano casualmente nel negozio di Tom e una chiacchiera sui libri tira l’altra e finiscono così per organizzare il loro primo di tanti appuntamenti che seguiranno. La pellicola ci mostra brevemente, mediante piccole clip da cui apprendiamo lo scorrere del tempo, la loro relazione. La storia tra Sandra e Tom è duratura e sembra una di quelle relazioni destinata a durare negli anni, se non la storia della vita. Peccato che qualcosa stia per cambiare drasticamente. Sandra sembra coinvolta in un difficile rapporto con il fratello, una relazione mal sana in cui il fratello cerca costantemente il denaro dalla sorella. Ovviamente come potrete immaginare Sandra è gentile e disponibile ma non possiede più i soldi necessari a “levarsi di torno” il famigliare molesto ed insistente. Il caso vuole che Tom sia figlio di un importante e potente miliardario di New York. Sarà Tom a prestare a Sandra il denaro necessario per superare la difficile situazione, peccato che proprio nel momento in cui Tom consegna a Sandra il denaro la ragazza fa la scelta di sparire per sempre dalla vita dell’amato. Viene così messa in scena la prima vera truffa di Sharper.
Il focus della narrazione da questo momento in avanti seguirà, per le restanti 4 parti, un personaggio diverso, mostrando le relazioni che intercorrono tra tutti loro e le vere ragioni che li spingono a comportarsi in un determinato modo ed a nascondersi dietro le apparenze.
Il secondo punto di vista è quello di Sandra, le origini della ragazza sono decisamente diverse da quelle che avevamo potuto immaginare nella prima sequenza del film. Sandra in realtà e Sandy ed ha abusato per lungo tempo di droghe. La situazione le è sfuggita di mano ma per fortuna, oppure sfortuna (dipende dai punti di vista) un salvatore le ha cambiato la vita. Sandra grazie a Max apprende come interpretare con fluidità un personaggio diverso di volta in volta, non è mai se stessa ma le donne che meglio si adattano alla sua presa. L’obiettivo? Semplice, rubar denaro a lungo termine. La truffa è orchestrata nel migliore dei modi e con minuzia di particolari ma nemmeno Max è chi dice di essere.
Come potrete immaginare il terzo punto di vista è dedicato proprio al personaggio di Sebastian Stan, il motore principale della storia. È grazie a Max se il film è così stratificato, avvincente e sorprendente. La rivincita di Max, il suo desiderio malsano di vendetta e la sua costante insoddisfazione hanno scatenato tutte le sottotrame della pellicola. Proprio in questa parte scopriamo il legame tra Max ed il personaggio di Julianne Moore. Sarà così come sembra oppure anche questa è una grande, enorme finzione? Io vi avviso: preparatevi perchè il film da questo momento in poi vi sorprenderà ad ogni sequenza.
Non posso avventurarmi ulteriormente nell’analisi della trama perchè rischierei di spoileravi troppo dettagli decisivi ma sappiate che le sorprese non mancano e la risoluzione del film non è prevedibile.
Le ombre dei personaggi di Sharper
Come vi ho più volte ribadito, il nuovo film Apple Original è una pellicola che ruota interamente attorno ai suoi 5 personaggi, ad essi si aggiunge il protagonista silenzioso: il denaro. Ciò che spinge i personaggi a fingere di essere diversi da come sono realmente, ad interpretare veri e propri ruoli studiati a tavoli, è la sete di denaro. E come sappiamo, il denaro non è mai abbastanza. Quando potrebbero fermarsi e smettere di rincorrere le ricchezze scelgono di proseguire la loro strada, una strada in salita e che inevitabilmente finirà per sopraffarli.
Davvero molto interessate è la scelta del regista di mostrare palesemente e platealmente le ombre dei personaggi mediante la vera riproduzione, in più e più scene, della silhouette o del volto dei protagonisti tramite la loro ombra. Un chiaro riferimento al fatto che la loro ombra resta sempre la stessa, l’unico aspetto dei vari personaggi a non mutare mai, l’unica costante nella storia. L’ombra è sempre lei, sempre presente nonostante i personaggi a volte cerchino di nascondersi dietro falsi nomi o apparenze. L’ombra non mente mai.
Un altro aspetto da non tralasciare è la volontà del regista di mostrare i personaggi tramite il riflesso nello specchio. Questa tecnica ha lo scopo di esprimere al meglio le vere emozioni dei personaggi ed il loro vero volto. Molto spesso questo escamotage viene utilizzato con il personaggio di Julianne Moore, apparenterete il più criptico, controllato e scrupoloso di tutti. Madeline è fredda, spietata e calcolatrice. Solo mediante lo specchio riusciamo ad intravedere le sottili linee di verità dietro la sua gelida apparenza.
Sebastian Stan ed i ruoli sfaccettati
A Sebastian Stan piace interpretare ruoli tridimensionali, sfaccettati e complessi ed ha una particolare predilezione per i personaggi con certificati disturbi mentali.
Orami conosciamo tutti l’attore, non servono presentazioni di nessun tipo ma è utile sottolineare come l’attore stia percorrendo una precisa scelta di ruoli. Tutte le parti scelte ed interpretate da Sebastian Stan ruotano attorno a personaggi complessi e circondati da complicazioni. Bucky Barnes, il soldato MCU, è il ruolo che ha lanciato la carriera dell’attore e quello che tutt’ora viene ricordato maggiormente, complice il fatto che dal 2011 ad oggi Sebastian Stan stia continuando a vestire i panni del migliore amico di Captain America. Abbiamo conosciuto il sergente Barnes nel 1945 quando ancora non era diventato il burattino nella mani dell’Hydra e poi successivamente nel ruolo del Soldato d’Inverno. Sappiamo che la trasformazione in Winter Soldier è costata al personaggio la sua salute mentale. La serie tv Disney+ The Falcon ad The Winter Soldier ruota attorno alle complesse tematiche della saluta mentale e alla ripresa di Bucky Barnes. La salute mentale è una tematiche che all’attore sta molto a cuore e sceglie così di svilupparla e approfondirla come meglio può anche tramite i suoi ruoli cinematografici.
Il personaggio di Max in Sharper è molto simile a quello di Steve in Fresh, film di Hulu in cui Stan interpreta il ruolo di un omicida cannibale. Sebbene i due film siano profondamente distanti per genere (il film Apple è un thriller drama mentre la pellicola Hulu è un thriller comedy), toni, colori e atmosfere, i personaggi di Stan presentano notevoli somiglianze. Oltre al look scelto dei responsabili del settore make-up, in parte dovuto agli impegni pregressi di Stan (vedi il ruolo di Tommy Lee in Pam and Tommy) in parte proprio alla scelta di richiamare la somiglianza tra i due personaggi, anche la passione per la danza è un’importante somiglianze che farà sicuramente esaltare il popolo di tiktok. Saprete tutti che il balletto di Sebastian Stan e Daisy Edgar-Jones in Fresh è diventato virale, affiancato alle note della canzone di Demi Lovato Cool For The Summer. Ora sono davvero curiosa di scoprire quale nuova canzone verrà associata al balletto di Stan e della Moore.
Palesi sono i disturbi alla salute mentale che affliggono di due personaggi di Sebastian Stan, in Fresh ossesionato dalla carne umana e in Sharper dal denaro. Da notare che in entrambi i casi c’è una donna ad affiancarlo ed a trasformalo.
La qualità dei prodotti Apple Original
La qualità dei prodotti Apple Original è eccellente e lo dimostra ancora una volta. Servivano conferme? No, ma è sempre meglio ribadire il concetto. Apple TV+ è ingiustamente una piattaforma streaming poco conosciuta e diffusa. Il catalogo Apple non è certamente tra i più vasti del mercato ma i prodotti sono tutti di livello medio-alto. Meglio pochi ma davvero buoni, è proprio il caso di dire. Dopo Scissione, Ted Lasso e The Morning Show, The Essex Serpent e le tantissime pellicole di ottima qualità come Cherry dei fratelli Russo, ecco che Apple dimostra ai suoi abbonati cosa significa puntare il tutto per tutto sull’oggettiva qualità tecnica dei suoi prodotti. Credetemi, non è un caso se sempre più attori importanti scelgono di partecipare e prendere attivamente parte dell’universo cinematografico di Apple. La piattaforma non ha solo il denaro necessario a realizzare prodotti perfetti ma ha anche le competenze, cosa da non sottovalutare.
Allora, cosa manca ad Apple? La notorietà. I consumatori associano Apple solo ai prodotti tecnologici e non ai prodotti audiovisivi di intrattenimento. Nonostante le campagne marketing pervasive, sempre che il concetto non sia ancora molto chiaro nella mente del pubblico. Forse la nuova campagna Call Me With Timothée Chalamet potrà avvicinare i più giovani all’universo Apple cinematografico e televisivo. Non ci resta che attendere e sperare. Ad ogni modo vedremo su Apple TV+ anche Il lungometraggio sviluppato da Apple Studios (mentre in precedenza era stato affidato a Paramount) e diretto e prodotto dal premio Oscar Martin Scorsese, Killers Of The Flower Moon. Il film è basato sul best-seller di David Grann e segue la storia dell’assassinio di numerosi membri della Osage Nation, una zona ricca di insediamenti petroliferi, una misteriosa serie di crimini brutali che divennero noti come “il regno del terrore di Osage”.
La pellicola è intrigante, avvincente e dinamica. Non annoia mai e tiene lo spettatore incollato allo schermo, impossibile distrarsi. La storia è raccontata seguendo 5 diversi punti di vista, uno per ogni personaggio, mediante un ordine cronologico sparso. Potrebbe sembrare una trama complessa ed intricata ma credetemi non è così, la pellicola si segue con tranquillità e il film scorre che è una meraviglia. Tutto ruota attorno al denaro. Fino a che punto siamo disposti a fingerci qualcun altro per il dio denaro?
- Thriller che lascia lo spettatore isolato allo schermo
- Cast straordinario
- Sceneggiatura mai banale e sempre puntuale
- Nulla di negativo