L’Europa si affida a quattro pilastri – Copernicus, Gnss, Govsatcom e Iris – per affrontare le sfide ambientali. Le tecnologie satellitari e le loro applicazioni offrono un sostegno sempre più importante per la gestione dei disastri ambientali, che stanno diventando sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Gli incendi che stanno attualmente devastando il Cile sono un esempio eclatante e tragico di questa tendenza, con la distruzione di 360mila ettari di foreste, la morte di 26 persone, il ferimento di oltre 2mila persone e la distruzione di 1.500 case. 

I dati dimostrano che gli incendi come quello in corso in Cile non sono un fenomeno isolato. Nel 2021, gli incendi in Grecia hanno distrutto un’area grande quanto quella di New York City, mentre lo scorso estate il 25% dei boschi della Serra da Estrela in Portogallo è stato bruciato. L’Euspa ha già impiegato tutte le risorse spaziali dell’Unione Europea per migliorare la capacità di risposta delle istituzioni e delle forze chiamate a gestire queste emergenze. Le costellazioni Galileo ed Egnos per il Gnss, Copernicus per l’Osservazione della Terra, Govsatcom e la futura Iris2 per le comunicazioni sono risorse fondamentali, anche per le aziende che sviluppano applicazioni innovative per analizzare i rischi in anticipo e agire in modo più preciso e tempestivo sul campo, utilizzando anche strumenti come i droni. 

Un esempio concreto di come le tecnologie spaziali possono essere utilizzate per combattere gli incendi è dato dall’azienda tedesca OroraTech, che ha sviluppato una soluzione utilizzata dalla maggiore azienda di lavorazione del legno e forestazione in Cile, la Arauco. L’applicazione utilizza raggi termici infrarossi rilevati dai satelliti per individuare, tracciare e valutare i danni degli incendi in tempo reale, coprendo aree molto più vaste rispetto alle ricognizioni aeree e con una maggiore rapidità, precisione ed efficienza.