Una nuova tecnica di polimerizzazione completamente a secco utilizza dei vapori reattivi per creare delle pellicole o fil sottili con proprietà migliorate, come la resistenza meccanica, la cinetica e la morfologia. Il processo di sintesi è più delicato per l’ambiente rispetto alla produzione tradizionale ad alta temperatura e potrebbe portare a rivestimenti migliori per la microelettronica, le batterie avanzate e la terapia. “Questa tecnica scalabile di polimerizzazione per deposizione chimica da vapore ci permette di produrre nuovi materiali senza dover riprogettare o rinnovare l’intera chimica. Basta aggiungere un solvente ‘attivo'”, ha dichiarato Rong Yang, professore assistente presso la Smith School of Chemical and Biomolecular Engineering della Cornell Engineering. “È un po’ come un Lego. Ora si possono costruire un sacco di cose che prima non si potevano fare”. Il lavoro del gruppo di ricerca, è stato pubblicato su Nature Synthesis. Gli scienziati hanno cercato di sviluppare un approccio diverso per diversificare i polimeri CVD prendendo in prestito un concetto dalla sintesi di soluzioni convenzionali: l’uso di un solvente “magico”, cioè una molecola di vapore inerte, che non viene incorporata nel materiale finale, ma interagisce con un precursore in modo da produrre nuove proprietà del materiale a temperatura ambiente.
“È una vecchia chimica ma con nuove caratteristiche”, ha detto Yang. La tecnica potrebbe anche consentire ai ricercatori di manipolare la permeabilità dei prodotti farmaceutici per il rilascio controllato dei farmaci. “Questo aggiunge una nuova dimensione alla progettazione dei materiali.”