Come raccontato da un’indiscrezione pubblicata da Bloomberg, Apple sta spingendo l’acceleratore sul suo nuovo servizio di Buy now, pay later: è stato recentemente messo a disposizione di tutti i dipendenti degli Apple Store, in fase di beta chiusa, e verrà verosimilmente presto proposto anche al pubblico.

Per capirci, stiamo parlando di un prodotto che si inserisce all’interno di un mercato in rapida crescita e che è già presidiato da decine di player del calibro di PayPal, Amazon, Klarna e via dicendo. Come suggerisce il nome, i servizi di Buy now, pay later consentono di dividere l’importo di ogni acquisto in alcune rate a tasso zero. Di solito sono poche – massimo 3 o 6 – e a cadenza mensile. La formula, dunque, è diversa rispetto a quella dei finanziamenti tradizionali, che in genere richiedono un impegno più prolungato nel tempo. La formula Buy now, pay later punta sull’impulsività del consumatore, persuadendolo molto spesso a spendere oltre il suo reale potere d’acquisto. Inutile dire che funziona molto bene e che questo mercato relativamente molto giovane vale già oltre 100 miliardi di dollari.

E fa gola anche ad Apple, chiaramente, che con la sua Apple Card lanciata nel 2019 assieme a Goldman Sachs, ma anche con la piattaforma Apple Pay, è già entrata a gamba tesa nel settore dei servizi finanziari.

Nel frattempo stanno emergendo ulteriori informazioni sui criteri che Apple utilizzerà per valutare il merito creditizio dei suoi utenti e, dunque, decidere se concedere o meno il servizio Apple Pay Later. Secondo Mark Gurman di Bloomberg, Apple richiederà accesso alla cronologia delle spese effettuate dagli utenti, oltre che alla lista di tutti i dispositivi Apple posseduti.

Inoltre, Apple Pay Later potrà essere utilizzato per tutti gli acquisti fino ad un tetto massimo di 1.000€ per singola transazione. A differenza di altri servizi BNPL, quello di Apple non avrà pagamenti a cadenza mensile. L’importo finanziato andrà restituito in 4 rate ed entro sei settimane dall’acquisto.