Il direttore di WhatsApp, Will Cathcart, ha criticato la mancanza di crittografia di Telegram per le chat di gruppo e ha accusato l’app di essere uno spyware russo. Cathcart ha affermato che se gli utenti hanno intenzione di utilizzare l’app per comunicazioni private, dovrebbero anche essere consapevoli dei rischi a cui vanno incontro. Insomma, l’accusa è semplice: Telegram non è veramente sicuro come dice di essere e questo perché le chat non sono protette di default dalla crittografia E2E.

Telegram ha a sua volta accusando WhatsApp di aver disattivato la crittografia end-to-end nella sua funzione di backup, consentendo a Google di accedere ai messaggi e a qualsiasi governo che li richieda.

La mancanza di crittografia di Telegram è stata criticata per anni

La mancanza di crittografia di Telegram è stata criticata per anni, e un articolo su Wired aveva messo in luce il pericolo di questa pratica, affermando che Telegram può condividere quasi qualsiasi informazione confidenziale richiesta da un governo, inclusi informatori russi o del Cremlino.

Telegram può condividere quasi qualsiasi informazione confidenziale richiesta da un governo, inclusi informatori russi o del Cremlino.

Cathcart ha affermato che Telegram manca di trasparenza, non avendo quelle policy di minimo buon senso che ormai la maggior parte delle aziende tecnologiche ha adottato.

La politica sulla privacy di Telegram afferma che non hanno mai fornito dati degli utenti ai governi, ma alcune recenti notizie suggeriscono il contrario. Il conflitto tra WhatsApp e Telegram ha acquisito una nuova sfumatura a causa della guerra russo-ucraina, con Cathcart che afferma che Telegram ha messo in pericolo le persone.