Il sonno è importante. Chi lo sta imparando a proprie spese è un delizioso marsupiale australiano col mantello a macchie, il Dasyurus hallucatus (Gould, 1842) conosciuto anche come gatto marsupiale del nord. Con la coda di lunghezza pari a quella del corpo, muso allungato e leggermente arrotondato, i suoi 540-1120 g di peso e 37 cm di lunghezza massima, sono carnivori generalmente notturni e trascorrono la giornata riposando nelle loro tane. Sono solo due le cose che li fanno muovere con la loro caratteristica andatura saltellante: il cibo e l’attività riproduttiva. Per scoprire esattamente quanta devozione dedicano alla procreazione e proseguimento della specie, i ricercatori hanno equipaggiato diversi quoll maschi e femmine, tutti situati su un’isola al largo della costa settentrionale dell’Australia chiamata Groote Eylandt, con minuscoli zaini per il rilevamento della posizione. Hanno usato un algoritmo di apprendimento automatico per analizzare 76 ore di dati, usati per modellare come potrebbero essere le 48 ore medie di vita di un gatto marsupiale del nord. I risultati sono stati pubblicati dal Royal Society Open Science Journal.

Passare il 92 per cento della propria vita a cercare l’altra metà della mela

I marsupiali del sottosuolo trascorrono una quantità di tempo assurda alla ricerca di un quoll femmina. Vivono circa un quarto delle loro controparti femminili perché si riposano solo per l’otto per cento della loro vita. Per il restante 92, i quoll del nord, grandi come un gattino, si alzano e camminano per kilometri ogni giorno solo per trovare una compagna. Per mettere questa situazione in una prospettiva comprensibile a noi umani, è come dormire meno di due ore a notte, poi svegliarsi e intraprendere un viaggio di 40 km ogni giorno per racimolare un appuntamento. Certo, per noi sarebbe molto più facile, visti i mezzi di trasporto a disposizione. Per il quoll settentrionale australiano, questo è il tipo di fatica di Ercole che può portarlo a estinguersi più velocemente di quanto non farebbe altrimenti. Il problema non è tanto questo quanto il fatto che dopo tutto quel lavoro e quella dedizione, le femmine spesso li rifiutano.

Joshua Gaschk, responsabile dello studio, pur sottolineando che la distruzione dell’habitat e le specie invasive sono il motivo principale per cui questi animali sono sulla lista delle specie in pericolo, il loro stile di vita crea altri problemi. A causa dei numerosi spostamenti, i quoll australiani del nord diventano facili prede a causa della loro stanchezza; non sono in grado di evitare di essere investiti dai veicoli mentre attraversano la strada. Infine, la ciliegina sulla torta è che possono spesso morire di stanchezza prima ancora di avere l’opportunità di procreare.