Un lampo radio veloce (dall’inglese fast radio burst, FRB) è un fenomeno astrofisico di alta energia che si manifesta come un impulso radio transitorio, con durata di pochi millisecondi. Si tratta di lampi molto luminosi nella banda radio (la sezione dello spettro elettromagnetico utilizzata per la trasmissione di dati e informazioni) provenienti da regioni del cielo esterne alla Via Lattea. Universe Today ha riferito che gli astronomi hanno osservato 25 fast radio burst dai dati acquisiti tra il 2019 e il 2021 dall’osservatorio radio canadese Hydrogen Intensity Mapping Experiment (CHIME). A volte questi burst sono così potenti che esercitano più energia in un millisecondo di quanta ne produca il sole in tre giorni. Il fenomeno della ripetizione di queste onde radio spaziali è significativo, poiché solo 29 dei 1.000 FRB rilevati dal 2007 si sono ripetuti – fino ad ora. Anche la causa di questi FRB è molto difficile da accertare e per la maggior parte di essi esistono solo teorie. Per molti di questi si ipotizza che si tratti di energia emanata da stelle di neutroni e buchi neri, altri sono più difficili da individuare.
Coerenza spaziale
È interessante notare che gli FRB che si ripetono lo fanno spesso in modo incoerente o irregolare. Un’eccezione notevole è rappresentata dall’FRB 180915, scoperto da CHIME (The Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment, un radiotelescopio canadese progettato per rispondere a importanti domande di astrofisica e cosmologia) nel 2018. Questi radio burst spaziali si ripetono ogni 16,35 giorni, il che è misteriosamente coerente se confrontato con il resto della serie di dati. Ci sono molte opinioni su cosa potrebbe causare questi radioburst spaziali. Sebbene siano favorite le teorie delle stelle di neutroni e dei buchi neri, esistono anche teorie secondo cui gli FRB potrebbero provenire da pulsar, magnetar e persino da fonti di comunicazione extraterrestri. Man mano che continueranno a raccogliere dati e a ottenere maggiori informazioni, gi astrofisici sono convinti che in futuro saranno in grado di accertare la vera origine degli FRB. Per quanto riguarda le teorie, avrebbe senso se questi radio burst spaziali provenissero da buchi neri, stelle di neutroni, pulsar o magnetar. Tutte queste emettono quantità massicce di energia, quindi sarebbe plausibile attribuire questi burst incredibilmente potenti a queste sorgenti. La comunicazione extraterrestre sembra meno probabile a causa della vastità dello spazio.
Attualmente, il radiotelescopio Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (CHIME) presso il Dominion Radio Astrophysical Observatory nella Colombia Britannica, in Canada, è una delle migliori tecnologie per osservare gli FRB. È interessante notare che il CHIME non è stato lanciato inizialmente per misurare queste onde radio spaziali, ma è stato costruito per rilevare la lunghezza d’onda della luce che gli atomi di idrogeno neutro assorbono ed emettono. Queste osservazioni ci aiuterebbero a comprendere meglio l’espansione dell’universo tra 370.000 anni e un miliardo di anni dopo il Big Bang.