L’interfaccia neurale impiantabile con una siringa

Stentrode, ha il potenziale di cambiare il futuro delle protesi cerebro-computer impiantabili, allontanandosi dall’idea della chirurgia cerebrale. Invece di aprire il cranio e collegarlo, Stentrode viene impiantato in una grande vena, nota come seno sagittale superiore, allo scopo di leggere i segnali neurali. A causa della posizione della vena e del processo di drenaggio del fluido dal cervello alla giugulare, questo posizionamento è il luogo ideale per questo tipo di impianti, poiché consente alle persone con paralisi di utilizzare la tecnologia di assistenza semplicemente con il pensiero. Una malattia che questo dispositivo dovrebbe aiutare a contrastare è la sclerosi laterale amiotrofica, nota come SLA o morbo di Lou Gehrig. La SLA è una malattia neurodegenerativa che attacca le cellule nervose del midollo spinale e del cervello e porta alla progressiva degenerazione dei motoneuroni. Gli effetti della malattia fanno sì che i pazienti perdano l’uso dei movimenti muscolari e diventino incapaci di fare cose basilari come mangiare, parlare, muoversi o respirare. Lo stentrode ha l’aspetto di una struttura a maglie e ospita 16 elettrodi. I medici utilizzano un catetere per introdurre il dispositivo, attraverso la giugulare, nel seno sagittale superiore. Una volta nella giusta posizione, espandono la rete per farla aderire alla parete del seno. Un filo passa dagli elettrodi a un dispositivo elettronico situato nel torace. Questo dispositivo trasmette e registra i segnali cerebrali inviandoli a un computer.

Nello studio, a 4 soggetticon grave paralisi bilaterale degli arti superiori è stato impiantato il dispositivo che è risultato sicuro e ha permesso ai pazienti di inviare messaggi di testo a mani libere, inviare e-mail, effettuare operazioni bancarie e acquisti online e comunicare le esigenze di assistenza utilizzando il pensiero

Naturalmente, lo Stentrode non è l’unico nome nel campo degli impianti comandati dal pensiero, poiché ve ne sono numerosi altri che stanno cercando di perfezionare la tecnologia. Ognuno di questi viene presumibilmente utilizzato per assistere o curare qualche esigenza all’interno del proprio settore, ma tutti hanno una cosa in comune: il pensiero dell’utente deve essere il sistema operativo principale della tecnologia.

 

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