Gli esperti lo hanno già battezzato come il “gemello della Terra” per via della sua massa tre volte quella del nostro pianeta e si trova a venti anni luce di distanza. Stiamo parlando del pianeta extrasolare più simile alla Terra finora scoperto e potrebbe essere il primo in cui le condizioni sono favorevoli alla vita. È nella “fascia di abitabilità” della sua stella, cioè a una distanza che potrebbe permettere la presenza di acqua liquida e di condizioni ambientali favorevoli per lo sviluppo e la sopravvivenza di forme di vita. Si ritiene che abbia anche una temperatura media di 13°C, simile a molte zone abitate sulla Terra. Tuttavia, si trova a una distanza di 31,2 anni luce, nella costellazione del Cigno, il che rende la sua localizzazione non proprio vicina.
Tra i 5.243 pianeti extrasolari confermati finora, sembra essere quello con le condizioni più adatte per ospitare forme di vita extraterrestre. Se non in questo luogo, probabilmente non esisteranno altre opportunità. Terra2 in particolare, ha attirato l’attenzione degli esperti e molte persone scommetterebbero che la ricerca di altre forme di vita nell’universo si concentrerà su di esso.
Ciò sarà possibile grazie alle sonde spaziali “cacciatori di esopianeti“, come Cheops dell’ESA lanciato nel 2019 e il suo successore Plato previsto per il 2026. Questi telescopi inviati nello spazio cercano informazioni sui pianeti al di fuori del nostro sistema solare. La domanda ora rimane questa: saranno in grado gli scienziati di trovare vita su Wolf 1069 b o Terra 2? E se la trovano, riusciremo mai a stabilire un contatto con questo lontano pianeta gemello? Come si suol dire, non ci resta che avere fede nella scienza!