Un nuovo studio condotto dal data scientist Floe Foxon suggerisce che Bigfoot potrebbe effettivamente essere composto da diverse centinaia di orsi neri americani (Ursus americanus). Ciò significa che le persone in tutto il Nord America hanno scambiato l’orso nero per una gigantesca creatura simile a una scimmia pelosa. Lo studio, intitolato “Se c’è, potrebbe essere un orso?” utilizza statistiche per spiegare questo mito duraturo, concludendo che il Bigfoot potrebbe essere un insieme di molti orsi. Secondo lo studio, si prevede che per ogni 900 orsi neri in un dato stato o provincia, ci sarà un avvistamento di Bigfoot. La leggenda del gigante risale al 1800 e da allora ci sono stati innumerevoli presunti avvistamenti e persino alcune finte scoperte. Anche se molti scettici credono che Bigfoot non esista, la ricerca continua a cercare di risolvere il mistero.
L’orso nero americano sembra essere il candidato più probabile per spiegare avvistamenti di Bigfoot. Precedentemente, studi condotti nel Pacifico Nord-Occidentale avevano già indagato sull’argomento. Il nuovo studio condotto da Foxon ha esteso questo intervallo a tutti gli Stati Uniti e al Canada. Utilizzando dei metodi statistici, è stato possibile stabilire un collegamento tra gli avvistamenti di Bigfoot (secondo la Bigfoot Field Researchers Organization) e le popolazioni di orsi neri. Questo ha portato alla conclusione che ogni poche centinaia di orsi in un dato stato o provincia, si prevedeva un avvistamento. La spiegazione più probabile è quindi che molti avvistamenti di Bigfoot siano in realtà avvistamenti di orso nero. Ciò ha senso dal momento che gli orsi sono noti per camminare talvolta bipedi con le zampe posteriori, il che li rende simili a scimmie giganti. Inoltre, l’associazione tra Bigfoot e orsi neri è risultata statisticamente significativa.
Ciò significa che le nostre speranze di Bigfoot sono state deluse, ma allo stesso tempo abbiamo ancora qualcosa a cui aggrapparci: la leggenda di Loch Ness rimane ancora viva, ma Foxon ha poi aggiunto al Telegraph che, anche se le possibilità di trovare Nessie sono quasi pari a zero, non è possibile escludere con certezza che non esista. Alcuni ricercatori ritengono inoltre che sia possibile che Nessie possa essere una creatura marina sconosciuta, come ad esempio una specie di ibrido o un pesce preistorico.