Il numero di vittime del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria è salito a 5.016, secondo i dati ufficiali. Nel frattempo, un incendio di grandi dimensioni è scoppiato nella notte scorsa nel porto di Iskenderun (Alessandretta), una località costiera situata nel sud-est della Turchia vicina al confine con la Siria, che è stata anch’essa colpita dal terremoto.
Secondo vari media locali, l’incendio nel porto di Iskenderun potrebbe essere stato causato dalla caduta di alcuni container durante il terremoto, anche se la causa esatta non è ancora stata ufficialmente determinata. Dopo quasi 30 ore dalla scossa sismica, una donna e tre bambini sono stati rinvenuti dalle macerie a Nizip di Gaziantep sotto edificio crollato nel sud della Turchia. La gente intorno all’edificio distrutto sta ancora aspettando notizie dei loro cari che potrebbero essere sepolti sotto le macerie. Il terremoto ha colpito ben 10 province e l’epicentro a Kahramanmaras.
Il Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato attraverso Twitter che l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha localizzato tutti gli italiani presenti nella zona del terremoto tranne uno. Quest’ultimo è in Turchia per motivi di lavoro e finora non è stato possibile stabilire un contatto con lui. La notte scorsa c’è stato un devastante terremoto tra Turchia e Siria con una magnitudo di 7.8. La potenza del terremoto era pari a quella di 130 bombe atomiche, 1000 volte più forte rispetto al terremoto di Amatrice del 2016.
Il terremoto ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale durante la notte buia, con fulmini e cortocircuiti nelle centrali elettriche e con i boati che hanno diffuso il terrore. Coloro che sono riusciti a scappare lo hanno fatto in strada, sotto la pioggia e la neve, in pigiama e con i bambini in braccio, tra le rovine degli edifici distrutti. Invece, coloro che non ce l’hanno fatta sono morti nel sonno, intrappolati sotto le macerie delle case. Il bilancio delle vittime era di oltre 3.600 tra Turchia e Siria, con oltre 13.000 feriti solo in Turchia, ma gli esperti prevedono che il numero potrebbe salire a 10.000. L’epicentro del terremoto si trovava a Kahramanmaras con un ipocentro a 10 chilometri di profondità.