L’autopresentazione analizza il rapporto fra tratti patologici di personalità e strategie comportamentali. Queste ultime sono funzionali al mantenimento dell’identità. Un metodo che serve a comprendere il funzionamento intrandividuale del paziente con una patologia della personalità. Così da stabilire meglio gli interventi eventualmente attuabili in psicoterapia comportamentale.
Alcune tecniche di autopresentazione sono mirate a mantenere il valore del sé, a promuovere l’acquisizione o difesa delle risorse o nella trasmissione di qualità morali. Recenti studi si sono focalizzati sullo studio del modello dei tratti di personalità a cinque fattori. La personalità si concentra su cinque dimensioni: effettività negativa, distacco, antagonismo, disinibizione e psicoticismo.
L’antagonismo usa tattiche più audaci, l’affettività negativa invece è relativa a giustificazioni e scusanti. Il distacco prevede un minor utilizzo di tattiche di autopresentazione, ma è correlato all’evitamento sociale. La disinibizione è una riduzione delle scuse con un minor controllo sul comportamento personale, sentendosi meno responsabili dei risultati negativi. Lo psicoticismo tende a ricorrere a metodi di auto-promozione per la trasmissione del valore dell’individuo.
Il modello dimensionale a cinque fattori si aggiunge ad altri studi di verifica sempre relativi a caratteristiche della psicopatologia di personalità. Un modo per riscontrare una relazione fra personalità e stili di autopresentazione. Una relazione coerente con l’orientamento interpersonale generale di ogni tratto.