Ci sono purtroppo stipendi che non garantiscono un’esistenza dignitosa. Ad esempio, una paga di 950 euro lordi al mese per 173 ore di servizio con turni di 11 ore (anche di notte). A stabilirlo è stata la corte d’appello del tribunale di Milano, che ha condannato Atm e Ivri. La prima è l’azienda del trasporto pubblico milanese, l’altro è sub appaltatore per i servizi di vigilanza e sicurezza. La causa riguarda alcuni vigilantes di Milano. I lavoratori hanno ragione e ora avranno diritto a un aumento di stipendio.
Il limite della povertà assoluta per una persona fra 18 e 59 anni residente in un’area metropolitana del nord Italia nel 2018 (anno in cui si sono concentrate le contestazioni) è quello corrispondente a una capacità di spesa (e quindi a una retribuzione netta) di 834,66 euro elevata a 1.600 euro mensili nel caso di moglie e due figli a carico in età compresa fra 4 e 10 anni.
giudici della corte d’appello milanese
Per il tribunale di Milano certe paghe non rispettano il principio di proporzionalità. Neanche la soglia sufficiente per vivere una vita dignitosa e libera. Anche un modo per coprire le spese familiari e rispondere in modo adeguato alle esigenze personali.