L’integrazione di ChatGPT all’interno di Bing, il motore di ricerca di Microsoft, potrebbe arrivare molto prima di quanto si potesse immaginare. Microsoft ha investito oltre 10 miliardi di dollari in Open AI, la società che ha creato ChatGPT  e GPT-3, la tecnologia su cui si basa il chatbot.

L’obiettivo dichiarato prevede di integrare le intelligenze artificiali di Open Ai all’interno di tutto l’ecosistema di prodotti e servizi di Microsoft: non solo Bing (ma soprattutto Bing), anche Office, Azure e Windows 11 e 12.

Secondo un nuovo rapporto di Semafor, Microsoft intende integrare all’interno di Bing una nuova versione di ChatGPT basata su GPT-4, che offrirà degli standard superiori rispetto a quelli mostrati dall’attuale beta aperta al pubblico del chatbot. I motivi sono molto semplici: un motore di ricerca deve essere una scheggia, altrimenti perde di ogni utilità. La nuova versione dovrebbe offrire tempi di elaborazione del testo significativamente più bassi. L’utilizzo delle intelligenze artificiali potrebbe aiutare Microsoft a rubare importanti quote di mercato a Google, che attualmente è in assoluto il motore di ricerca più utilizzato al mondo.

Nel frattempo, Open AI starebbe già lavorando ad una versione mobile – un’app, insomma – di ChatGPT. Tra le altre cose, l’azienda sta anche lavorando per potenziare l’IA generativa Dall-E (già integrata in Bing, ma solo in alcune regioni) e consentirle di generare non soltanto immagini statiche, ma anche i video. Oggi Open AI ha anche presentato ChatGPT Plus, una versione a pagamento del chatbot che inizialmente sarà disponibile esclusivamente negli Stati Uniti.