Nell’ambito lavorativo il fenomeno del quiet quitting vuol dire “dimissioni silenziose”. Non si tratta di veri licenziamenti, ma di porre dei limiti al lavoro. Un modo per poter usufruire di più tempo libero. E se si trattasse di applicare la definizione a una relazione sentimentale? In questo contesto subentra il fenomeno anche del quiet dumping, ovvero, un atteggiamento interno di diverse coppie: fare lo stretto indispensabile per non lasciarsi. Un vero distanziamento psicologico silenzioso e fatto per gradi, che però non è un pericolo per quelle confortanti abitudini appartenenti alla coppia.
A un certo punto la relazione si appiattisce e si deve cercare di riaccendere la fiamma dell’amore. Per continuare a vivere, i sentimenti hanno bisogno di attenzioni, di premure e reciprocità. A volte i partner sono talmente concentrati su se stessi, tanto che il rapporto amoroso viene meno. I problemi possono essere anche cose mai risolte e conflitti taciuti per quieto vivere.
Il rischio più grande è restare intrappolati in una relazione che dura solo per beneficio personale o abitudine. Niente di tutto questo è amore. Basta accorgersi per tempo che il quiet quitting è subentrato nel rapporto. In questo caso si hanno due possibilità: provare a salvare la relazione con il dialogo oppure mettere fine al rapporto sentimentale.